Scommesse, nuovo scandalo nel tennis: 23 incontri truccati

Scommesse, anche questo sport deve fare i conti con la piaga del match fixing. Ecco quando scadrà la pesante squalifica. 

Luglio, tennisticamente parlando, è il mese di Wimbledon. Quel mese in cui a prendersi la scena è il torneo di tennis più prestigioso al mondo, in assoluto il più ambito da chi frequenta i due principali circuiti, Atp e Wta.

Scommesse, nuovo scandalo nel tennis
Una pallina da tennis – IlVeggente.it (Lapresse)

I Championships ’24 sono ormai entrati nella fase decisiva: si completa oggi il quadro delle semifinali, maschili e femminili. Il grande assente è il numero uno al mondo Jannik Sinner, eliminato ieri dopo una sfiancante maratona durata 5 set con il russo Daniil Medvedev, che si è preso la rivincita dell’ultima finale degli Australian Open. L’Italia ha comunque gioito grazie ad una straordinaria Jasmine Paolini. La tennista toscana, grazie al successo ottenuto sulla statunitense Navarro, sarà la prima italiana di sempre a disputare una semifinale sui prati dell’All England Club. Lontano dalle luci dei riflettori, tuttavia, il tennis continua a fare i conti con la piaga delle scommesse. Come accade per il calcio, purtroppo neppure questo sport è esente dal fenomeno del match fixing, sempre più radicato nei circuiti minori. In questi giorni, per esempio, è tornata a far parlare di sé l’ex tennista Jasmina Tinjic, originaria della Bosnia Erzegovina ma da anni residente in Svezia.

Scommesse, sei anni di stop per la bosniaca Tinjic

Come riportato dal sito Jamma.tv, l’Itia (International Tennis Integrity Agency) ieri ha confermato i sei anni di stop per la 33enne bosniaca, che aveva confessato ben 23 violazioni del Tennis Anti-Corruption Program (TACP), avvenute tra il 2017 e il 2018.

La bosniaca Tinjic squalificata per sei anni
– IlVeggente.it (ansa)

La Tinjic, nel 2013 giunta al 236esimo posto del ranking Wta, non ha mai smentito l’accusa di aver manipolato diverse partite in quel determinato periodo. Nel 2022, due anni fa, era già stata ritenuta colpevole di match fixing da un tribunale svedese, dove risiede. Si era immediatamente messa in moto anche la Federazione del paese scandinavo, sospendendola per 4 anni e mezzo (squalifica che riguarda tutti gli sport del paese). Ora la “mazzata” dell’Itia: oltre alla sospensione di 6 anni, la Tinjic dovrà pagare anche una multa di 20mila dollari. La squalifica è stata retrodatata. E partirà dalla stessa data in cui è inizuata quella comminata dalla Federazione, 18 maggio 2022. Fino al 2028, dunque, la tennista bosniaca non potrà più frequentare alcun circuito. Improbabile, a questo punto, che la sua carriera da professionista possa arricchirsi di un nuovo capitolo.

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