Lacrime per Sinner: retroscena da brividi

Sinner, ecco il retroscena da brividi che riguarda il tennista azzurro che, ancora una volta, si dimostra il numero uno in campo e fuori

Jannik Sinner non è solo il numero uno in campo, ma la sensazione è che sia il numero uno anche fuori. Fino al momento possiamo togliere la sensazione, è proprio così: il tennista, ricordiamo che guida la classifica ATP, ha dimostrato di avere un’educazione importante e questo non fa altro che avvicinarlo, sempre di più, a quello che è il popolo italiano e non solo.

Lacrime per Sinner
Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Oltre alle gesta sportive, delle quali non ci soffermiamo più di tanto, andiamo a parlare in questo caso di quelli che sono i rapporti che il tennista ha con tutti gli addetti ai lavori. I giornalisti che seguono il tennis sono estasiati dalla voglia di Sinner di diventare sempre più forte ma soprattutto sono veramente increduli di fronte ad alcune uscite importanti. Un segno di enorme rispetto verso il lavoro di tutti. Uno degli addetti ai lavori che segue da vicino le gesta di Sinner è sicuramente il giornalista di Sky Sport Angelo Mangiante che, intervenuto a Radio 24 durante il programma Tutti Convocati, ha svelato un retroscena dell’azzurro.

Sinner, ecco il retroscena

“Sinner ci ringrazia ancora dopo le interviste. L’ultima volta mi ha detto che ancora deve migliorare tanto, deve mettere a punto dei dettagli…Sembrava parlasse il numero 200, invece è il numero 1 al mondo“. Ecco, queste parole, dette dal più forte tennista al mondo in questo momento, non possono proprio passare inosservate. Sinner non solo ha voglia di migliorare – sa anche lui che per rimanere in testa lo deve fare per forza – ma dimostra come detto prima di essere assai attento ai rapporti che ci sono con chi lo segue da vicino in ogni torneo della sua carriera.

Sono pochi gli sportivi che nonostante tutto riescono a creare questo ambiente sano, bello, con i giornalisti. Al momento non c’è mai stato un retroscena di tipo diverso per raccontare Sinner. Sì, un campione dentro e fuori dal campo. Non ci sono mai stati dubbi e non ce ne saranno nemmeno in futuro.

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