Clamoroso Sinner, c’è poco da fare: è finita per gli altri

Clamoroso Sinner, c’è davvero poco da fare. Il tennista azzurro in una statistica è davvero imbattibile. I numeri sono clamorosi

Jannik Sinner ha battuto Matteo Berrettini a Wimbledon in quattro set e alla fine di un match spettacolare, che ha messo in evidenza le qualità di entrambi, ha parlato in questo modo: “È stata una partita dura, lui ha giocato e servito soprattutto molto bene. Io ho fatto qualche errore di troppo nel terzo set e la sua fiducia è cresciuta ma è stata un’ottima partita e sono felice di averla vinta in quattro set”.

Clamoroso Sinner, la statistica
Jannik Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Poi ha continuato: “Entrambi ci aspettavamo un livello alto, lui qui si muove molto bene e per come è andata, il livello è stato molto più alto di un secondo turno. Purtroppo i sorteggi non possiamo controllarli. Contro Matteo, un grande giocatore su erba, anche i piccoli dettagli fanno la differenza. Fortunatamente è andata bene”.

Clamoroso Sinner, la statistica è impressionante

Alla fine del match contro Berrettini, comunque, così come riportato da tennisworld, viene fuori una clamorosa statistica che riguarda gli incontri di Jannik Sinner contro i colleghi italiani. Il numero uno al mondo, nel corso della sua carriera, ha sempre e solamente vinto contro i connazionali nei 14 incontri disputati fino al momento. Un record assoluto, e solamente altri due tennisti nella propria storia si possono vantare di questi numeri.

Clamoroso Sinner, la statistica
Sinner e Berrettini dopo lo spettacolare match di Wimbledon (Lapresse) – Ilveggente.it

Bob Hewitt (Australia) e Guillermo Vilas (Argentina), sono gli unici due al mondo ad aver ottenuto 14 vittorie in altrettante partite contro i loro connazionali. Sì, anche i numeri fanno capire il livello incredibile dell’italiano in questo momento. E adesso tutti noi sogniamo possa arrivare davvero in fondo a Wimbledon, e magari fare meglio di Matteo Berrettini che, purtroppo, si è fermato solamente in finale contro un Djokovic che era un’atleta completamente diverso da quello che stiamo vedendo in questo ultimo periodo. Faccio sognare, Jannik.

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