Berrettini-Sinner hanno dato vita a una delle partite più belle di Wimbledon che non avrebbe meritato il secondo turno. La rivelazione
Matteo Berrettini e Jannik Sinner, due italiani, hanno dato vita fino al momento a quella che è stata una delle più belle partite di Wimbledon che, oggettivamente, non avrebbe meritato solamente il secondo turno. Maledetto sorteggio.
Alla fine ha vinto il numero uno al mondo, in quattro set, tiratissimi. E la sensazione, alla fine del match, è stata solamente una: Berrettini in questo momento non avrebbe perso con nessun’altro se non con quello che guida la classifica ATP. Peccato, davvero. Perché avremmo potuto avere due importanti uomini ancora dentro al torneo. Adesso però è inutile stare qui a parlare, il passato è passato e bisogna andare avanti. Certo, un passaggio, forse l’ultimo, su quello che è stato è obbligatorio farlo. Perché la rivelazione di Berrettini è di quelle che devono essere per forza di cose riportate.
Berrettini-Sinner, la rivelazione di Matteo
“A un certo punto mi sono venuti i brividi perché ho sentito il pubblico che è impazzito e questa roba qua non ha eguali. Specie pensando a quei momenti che non volevo neanche guardare i risultati perché soffrivo troppo…” ha detto in conferenza stampa, Berrettini, nelle parole poi riportate anche da Eurosport.
E, Matteo, ha anche rivelato quello che ha detto a Sinner proprio sotto rete, quando i due si sono abbracciati alla fine di una lunghissima contesa: “Mi sono divertito, è stato bello, mi sono sentito fiero di giocare a testa alta contro il numero 1 del mondo, contro uno che ha perso pochissime partite quest’anno e sul Centrale di Wimbledon. Con milioni di persone che guardavano e con l’Italia che guardava. Ci siamo fatti i complimenti a vicenda. Ci siamo fatti l’in bocca al lupo. Io gli ho detto di andarlo a vincere, di andare fino in fondo“. Grande Matteo, e speriamo che Jannik “segua” il tuo consiglio.