Sinner è incontenibile, ormai non si ferma più: si è già assicurato la gloria eterna, ma in ballo c’è molto di più.
Al suo palmares già invidiabile mancava solo un “pezzo”: un titolo vinto sull’erba, superficie che fino a qualche tempo sembrava non essergli particolarmente congeniale. Adesso lo è, però, e lo dimostra il fatto che ad Halle, contro di lui, non ce ne sia stato per nessuno. Il che dimostra, si provi a dire il contrario, che il suo tennis non conosce più limiti e confini.
Jannik Sinner è incontenibile e, ora che ha messo in bacheca il suo 14esimo trofeo, proverà di sicuro a incrementare la sua collezione di Slam. A Wimbledon ha ottime probabilità di farcela, soprattutto perché, a differenza del favoritissimo Carlos Alcaraz, eliminato al secondo turno al Queen’s, ha giocato un po’ di più sull’erba.
Sarebbe un sogno, se l’azzurro potesse davvero bissare il successo dello scorso gennaio e aggiungere un’altra stelletta sulla sua divisa firmata Nike. Un prestigio, ma anche ulteriore linfa per il suo già di per sé incredibile patrimonio. Sinner è già tra i tennisti più ricchi della stagione, ma vi stupirà scoprire a quanto ammonti adesso il suo patrimonio e quanto abbia intascato trionfando in Germania, la scorsa domenica.
Iniziamo da questo, da Halle. Conquistando il titolo, Jannik ha portato a casa un assegno del valore di 421mila 790 euro, cifra che ha rinsaldato il suo status di “sceicco” del tennis.
Nel solo 2024, pensate un po’, ha accumulato 5 milioni di dollari solo giocando e manca ancora un terzo della stagione da disputare. In termini di prize money, dal suo debutto nel circuito maggiore alla data del 24 giugno 2024 ha vinto la bellezza di 22,6 milioni di dollari, 8,3 nei quali nel 2023, l’anno che ha sancito la sua ascesa al ranking. Non è il solo tennis, comunque, ad influire sul suo conto in banca, tanto è vero che l’ “impero Jannik”, così come lo chiama il Corriere della Sera, ha ormai superato la soglia dei 40 milioni di dollari guadagnati in carriera.
Ci sono le sponsorizzazioni e anche quelle, naturalmente, incidono in maniera determinante sul suo patrimonio. Secondo la Gazzetta dello Sport, gli sponsor corrispondono ogni anno all’azzurro qualcosa come 20 milioni: 15 arrivano da Nike, altri 5 circa da Rolex, Parmigiano Reggiano, Panini e così via. Non si conosce, invece, l’entità dell’accordo con Gucci, che immaginiamo essere, però, faraonico quanto quello siglato con l’azienda di abbigliamento sportivo. Qualunque cosa tocchi, insomma, ormai si trasforma in oro.
Questo contenuto è stato modificato 26 Giugno 2024 12:25
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