Annuncio Djokovic, la situazione attorno alle condizioni fisiche del serbo non è chiara. Ecco la decisione per Wimbledon
La domanda che tutti si sono posti in questi giorni è una: ma Novak Djokovic riuscirà a giocare a Wimbledon, torneo che nella sua carriera strepitosa è riuscito a vincere per sette volte? Sì, cambia molto averlo o non averlo. Anche mentalmente, Sinner e Alcaraz che ricordiamo saranno in due tabelloni diversi e che quindi si potrebbero incontrare solamente in finale, potrebbe trarre beneficio dalla sua assenza. Certo, il 37enne ha dei problemi fisici.
Quindi non è che in questo momento faccia così tanta paura sotto questo aspetto. Però cambia tutto, come sappiamo, se c’è o non c’è. In questi ultimi giorni il campionissimo serbo ha cercato di testare le sue condizioni fisiche facendo due amichevoli contro l’argentino Federico Coria e lo statunitense Frances Tiafoe: in entrambi i casi è riuscito a spuntarla al tie-break col punteggio di 7-5. Continuerà a lavorare, ovviamente. In attesa di una decisione ufficiale.
Annuncio su Djokovic, la situazione
Il tema è caldo e ne parlano ovviamente tutti. Anche il canadese Greg Rusedski, 50enne di Montreal, che raggiunse nell’edizione del 1997 i quarti di finale a Londra. “Sarei molto sorpreso se Nole giocasse a Wimbledon. È bello vederlo in campo ad allenarsi, ma sento che sia più un modo di vedere a che punto si trova e fare una buona preparazione finché non sarà al 100%”.
Insomma le sensazioni sulla sua partecipazione al torneo più atteso, quello più amato di tutti, non sono positive per niente. Nole deciderà, e questo lo ha ribadito lui, solo ed esclusivamente nel momento dell’uscita del tabellone, non prima. Sa benissimo che è atteso da tutti perché sposta gli equilibri anche per tutto quello che gira intorno al torneo inglese. Vedremo quello che deciderà Nole, ma sarebbe davvero incredibile se riuscisse a partecipare. E sappiamo benissimo, inoltre, che lui scenderà in campo solamente se ha possibilità di arrivare in fondo, altrimenti penserà solo alle Olimpiadi.