Sinner, da parte sua non ci saremmo mai aspettati una decisione del genere. A questo punto, il sorpasso è inevitabile.
Tanti preferiscono non schierarsi affatto, nella già atavica diatriba relativa a chi sia il più forte tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. C’è che i due campioni hanno caratteristiche così diverse che è impossibile tirare le somme e premiare uno dei due. Meritano e meriteranno ancora in futuro di stare in vetta al ranking Atp, per cui ci sono buone ragioni per pensare che negli anni a venire si alterneranno in maniera equilibrata.
L’azzurro e l’iberico, benché non ci siano soluzioni possibili per risolvere questo rebus, vengono costantemente messi a confronto. Ora per il tennis, ora per la simpatia, ora per i soldi accumulati grazie al loro talento e alla popolarità in ascesa. Figurarsi adesso che il fenomeno di Murcia non solo ha raggiunto il suo amico-rivale, ma si appresta a sorpassarlo.
Non ci riferiamo alla classifica, anche se è ovvio che la parentesi sull’erba potrebbe fare, in tal senso, la differenza. Alludiamo bensì al contratto faraonico che Nike, azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo, avrebbe siglato con il campione spagnolo. Un rinnovo, ma un rinnovo in grande, grandissimo, stile. Perché la cifra in sé è già pazzesca, ma c’è un altro dettaglio che rende bene la misura di quanto si sia deciso di investire nel tre volte campione Slam arrivato dalla Spagna.
Sinner, Alcaraz mette la freccia: questo sì che è un onore
Secondo le indiscrezioni sin qui trapelate, Nike avrebbe proposto a Carlos un contratto molto simile a quello con cui aveva blindato, già due anni fa, il nativo di Sesto Pusteria (150 milioni di euro in 10 anni). Con una piccola differenza, però, a fare da contorno.
L’azienda realizzerà per il neo re del Roland Garros un logo personalizzato, ragion per cui avrà capi, accessori e calzature su misura, impreziosite da quello che sarà presto il suo marchio di fabbrica. Che non è una cosa che capita tutti i giorni, se pensiamo che questo privilegio è spettato, in passato, solo a stelle del calibro di Michael Jordan, Roger Federer e Rafael Nadal.
Nulla di simile è stato invece proposto a Jannik, sebbene sia doveroso precisare che Sinner, già in passato, ha ideato e commissionato la realizzazione di un logo tutto suo che strizza l’occhio al suo soprannome, ossia The Fox. Nike deciderà di adottare due pesi e due misure e di premiare entrambi, oppure continuerà a prediligere, pur essendo stata la prima a confidare nell’azzurro, il talento murciano?