Lotto, è tutto vero ed è anche nero su bianco: ci sono 5 regole da osservare se si vuole realmente ottenere una vincita.
C’è chi pensa che il destino si possa in qualche modo manipolare. E poi c’è chi, invece, è più fatalista e crede che non si possa in alcun modo intervenire su di esso. Che non serva fare capriole e scongiuri o studiare ossessivamente numeri ritardatari, statistiche e cose così perché tanto, ad ogni modo, tutto è già scritto nelle stelle e nel libro della vita.
Molte persone continuano comunque ad affidare le proprie speranze ai riti scaramantici e ad alcune certezze, un tantino opinabili, sulla base dei quali elaborano il proprio programma di gioco e le strategie da adottare nella speranza di avere la meglio sulla dea bendata. Ci ha pensato Lottomatica, la holding che gestisce varie società attive nel mercato del gioco autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a fare un po’ di chiarezza e a sfatare alcuni di questi falsi miti.
Ne ha individuato, nello specifico, cinque, fornendo una validissima motivazione per ciascuna di queste “stroncature”. La holding ha deciso di partire da una delle convinzioni più pericolose in assoluto, che accomuna, ahinoi, tanti giocatori del Lotto, del Superenalotto e così via: la certezza, cioè, che insistere nel gioco sia il solo modo per assicurarsi una vincita. “Ogni volta che giochi – si legge sul sito di Lottomatica, in merito a questo punto – l’esito è completamente indipendente dalle giocate precedenti: le tue probabilità di vincere non cambiano nel tempo, ma restano sempre le stesse“. È crudele, magari, ma è così.
Lotto, ricchi in 5 step: ecco come
Secondo falso mito: convincersi del fatto che una “quasi vittoria” sia preludio di una grossa vincita. Anche in questo caso, si tratta solo di una falsa credenza: “Avvicinarsi ad una vincita non significa che si sta per vincere! L’esito delle giocate non viene influenzato dall’avere quasi vinto prima. Le probabilità di vincita restano sempre le stesse”.
Il terzo punto smontato da Lottomatica riguarda presunti oggetti fortunati e riti scaramantici in grado di incidere positivamente sulle probabilità di vincere. “L’esito della giocata non dipende MAI dai riti scaramantici che si fanno mentre si gioca”, scrivono, spietati, da Lottomatica, facendo a pezzi una convinzione vecchia quanto il mondo. La holding smentisce, ancora, quanti credono che conoscere il gioco e possedere qualche abilità (?) attinente all’azzardo sia garanzia di successo. “Nei giochi che dipendono solo dalla fortuna – osserva Lottomatica – l’abilità del giocatore non può influenzare in alcun modo l’esito della giocata”.
Infine, un doveroso passaggio sulla presunta ciclicità di vincite e perdite. Ciclicità che non esiste, assicura la holding, chiudendo il cerchio una volta per tutte. Forse.