Sinner, il sospetto trova conferma: indizi inequivocabili

Sinner, era già chiaro ma mancava ancora la conferma ufficiale: adesso c’è, quindi ci avevano visto giusto.

Non vogliono sentir parlare di eredità. Pur rispettando immensamente chi c’è stato prima rivendicano con forza, giustamente, la loro individualità. Carlos Alcaraz ha fatto di tutto per evitare che la tifoseria gli appiccicasse addosso la scomoda etichette di delfino di Rafael Nadal, benché vada da sé che il paragone lo abbia sempre inorgoglito. E anche Jannik Sinner, dal canto suo, ha sempre voluto evitare paragoni e similitudini, o riferimenti a record battuti e cose così.

Sinner e Alcaraz come Nadal e Federer: c'è la conferma
A Jannik Sinner non piace parlare di record e di eredità (LaPresse) – Ilveggente.it

Crediamo non dispiaccia loro, però, l’abitudine, ormai consolidata, di assimilarli a due dei Big Three che per vari lustri hanno fatto sognare il popolo del tennis. Ci riferiamo al già citato Rafa e al suo amico-rivale Roger Federer, che tra due giorni sbarcherà sul piccolo schermo. Dal 20 giugno, su Amazon Prime, sarà disponibile Gli ultimi giorni, il docufilm di un’ora e 27 minuti che racconta gli ultimi istanti della mirabolante carriera dello svizzero più amato di tutti i tempi.

Le immagini sarebbero dovute rimanere private, ma si è poi deciso di condividerle con il mondo intero, come se in un certo senso Roger lo dovesse ai suoi sostenitori. Naturalmente tutti muoiono dalla voglia di godersi lo “spettacolo” e gli spoiler stanno impazzando in ogni dove, così come le interviste, che stanno fioccando a più non posso.

Sinner, era evidente: se n’erano accorti tutti

Anche la Gazzetta dello Sport ha avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con il pluricampione Slam, che ha approfittato di questo palcoscenico italiano per parlare del pupillo d’oro del Bel Paese, ovvero Jannik Sinner.

Federer su Sinner e Alcaraz
Roger Federer ha speso delle bellissime parole sugli italiani (LaPresse) – Ilveggente.it

“Questo (si riferisce al fatto che sia diventato numero 1, ndr) dimostra che il grande lavoro degli ultimi anni e l’organizzazione di molti tornei in Italia ha portato a buoni risultati. Basti pensare a quanti italiani stanno emergendo in questo momento, da Cobolli a Nardi, Arnaldi, Musetti, Sonego, Berrettini e Sinner, e sono sicuro di essermi dimenticato qualcuno… L’Italia può contare su una generazione fortissima, che in questo momento ha il numero 1 al mondo! Sinner se lo merita, sta giocando alla grande ed è un bravissimo ragazzo, molto dolce. Lo seguo con grande interesse”.

E quando gli è stato chiesto se Jannik e Carlos siano come lui e Rafa, la sua risposta ha fatto sì che i sospetti degli ultimi tempi trovassero conferma. Gli indizi erano stati, d’altra parte, inequivocabili. “, non ci avevo pensato – ha risposto – Penso che ogni tennista abbia le proprie rivalità, e sotto vari aspetti è ancora presto per parlarne. Ma Sinner e Alcaraz sono della stessa generazione, sono fortissimi e mi sembra che si rispettino molto. Sono partiti con il piede giusto e la loro si annuncia come una grande sfida. È bello vederli giocare”.

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