Tra Sinner e le star di Hollywood ormai non c’è più alcuna differenza: clamoroso, anche lui se ne va in giro con la scorta.
Predire il futuro è possibile? Qualcuno dice di sì, qualcuno dice di no. Certo è che è più volte capitato, in passato, che determinate persone ci abbiano preso. Si pensi al tennista top ten, la cui identità è avvolta nel mistero, che 5 anni fa scrisse in chat ad un giornalista spagnolo di essersi imbattuto in due ragazzi “tremendi” e che avrebbe dovuto tenerli d’occhio in futuro. Quei due ragazzi si chiamavano Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che sappiamo essere i nomi dei due campioni più affamati del momento.
Questa sì, che è stata una gran bella profezia, tanto più che si è avverata. Nelle scorse ore, invece, ne è stata formulata una che ci piace un po’ meno e che, manco a dirlo, ha sollevato un polverone in grande stile. Arriva da un tennista che, molto prima che Jannik e Carlos irrompessero nel circuito, aveva già fatto incetta di titoli e di trofei.
Parliamo di John McEnroe, meglio noto come The Genius, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha prospettato scenari catastrofici che speriamo non si concretizzino mai. Ha parlato di Sinner, ovviamente, del suo successo e dei rischi che, potenzialmente, potrebbe correre adesso che è sul tetto del mondo.
“L’Italia è un Paese che conosco bene: ci ho giocato, ho fatto concerti, il mio storico manager, Sergio Palmieri, è romano – ha detto l’ex campione – Gli italiani sono passionali ed emotivi come me, mentre Jannik è serio e compassato. Diventare n.1 da voi è un ruolo potenzialmente dirompente“.
Ne è la prova, ha aggiunto McEnroe, il fatto che la scalata al successo di Matteo Berrettini abbia subito una brusca battuta d’arresto. “Gli occhi sempre addosso, la pressione, tutti che ti tirano per la giacchetta – ha continuato The Genius – Dove si riposa in Italia, di solito, Sinner? Lo sa che dovrà andare in giro scortato? È un tipo silenzioso e riservato, a cui piace viaggiare sotto i radar: andrà a sbattere contro l’entusiasmo italiano. Io gli auguro di divertirsi nel ruolo di leader, di concedersi qualche spazio di manovra sennò il numero uno rischia di schiacciarlo“.
Jannik potrebbe insomma prendere, parola di McEnroe, una cantonata di quelle mai viste. Una brutta botta. O magari no. Magari questa è solo una di quelle profezie nefaste destinate a morire senza concretizzarsi. Che è esattamente, poi, quello che speriamo accada.
Questo contenuto è stato modificato 7 Giugno 2024 11:34
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