Schumacher, l’annuncio ha spiazzato tutti. Ne è sicuro, per cui è ufficiale: batosta inaspettata per i suoi supporter.
Mettere tutti d’accordo, si sa, è praticamente impossibile. E sarebbe anche noioso, per la verità, se tutti la pensassimo allo stesso modo. Non ci sarebbe dibattito, non ci sarebbe confronto. È estremamente interessante, invece, vedere come si accendano gli animi ogni volta che gli amanti dello sport cercano di venire a capo della più atavica fra le questioni: chi è il più grande di tutti i tempi della F1?
Tanti pensano che nessuno mai sarà come Michael Schumacher, altri rimpiangono Ayrton Senna. Poi c’è chi, invece, anziché volgere lo sguardo al passato, preferisce di gran lunga concentrarsi sul presente. Come Eddie Jordan, ad esempio, l’imprenditore irlandese che ha vinto il campionato di kart nel ’71 e che, 3 anni dopo, è passato alla Formula Ford. Di motori se ne intende, insomma. Eppure, il verdetto che ha tirato fuori in merito alla spinosissima questione di cui sopra ha lasciato tutti un po’ interdetti.
Il manager ha conosciuto sia Senna che Schumacher, ma nessuno di loro, a suo avviso, è stato grande quanto il fenomeno del momento: Max Verstappen. Se i 3 campioni corressero sulla stessa macchina, questo è ciò che afferma nel podcast Formula for success, sarebbe l’olandese ad avere la meglio. Tra gli idoli del passato e la nuova generazione ha scelto la seconda, dunque, con buona pace degli appassionati, che non condividono totalmente la sentenza dell’irlandese.
“Ho avuto Senna in macchina, ho avuto Schumacher in macchina. Ma credo, in tutta onestà, che se si potessero mettere sulla stessa macchina Senna, Schumacher e Verstappen, Max avrebbe la meglio – queste le sue esatte parole – Lo penso davvero, perché penso sia davvero così tanto forte, consistente e con una lunga esperienza alle spalle”.
Un contributo interessante, che stride in maniera prepotente con quello che afferma, invece, il resto del popolo della Formula 1. E cioè che nessun campione del presente potrà mai eguagliare le imprese di cui sono stati capaci piloti come Michael e Ayrton. Avrà ragione lui? Difficile dirlo.
La verità, infatti, è che questo dibattito lascia il tempo che trova. Arrivare ad una sentenza oggettiva è pressoché impossibile: Senna non c’è più, Schumacher lotta nell’ombra da un decennio a questa parte. Sarebbe bello se potessero gareggiare contro Verstappen, ma, ahinoi, non si può proprio fare. Meglio rimanere col dubbio, allora. Vivendo il presente pur senza mai dimenticare ciò che è stato.
Questo contenuto è stato modificato 8 Giugno 2024 11:45
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