Scommesse truccate, nuovo scandalo: siamo ormai di fronte ad una vera e propria piaga. L’uomo è addirittura finito in manette.
Quella delle scommesse illegali è diventata una piaga che ormai lambisce tutti gli sport più seguiti. Per quanto riguarda il calcio, è ancora forte l’eco dello scandalo scoppiato lo scorso autunno in Serie A e che ha visto tra i principali protagonisti (in negativo) l’attuale centrocampista della Juventus e della nazionale Nicolò Fagioli, rientrato da poco da una squalifica di sette mesi.
Il giocatore bianconero era finito da tempo nel tunnel delle scommesse, fino a dover fare i conti con una vera e propria ludopatia. Tuttavia, sin da subito Fagioli ha iniziato a collaborare con gli inquirenti, decidendo di iniziare a seguire allo stesso tempo un percorso terapeutico con uno specialista.
Solo da qualche settimana ha potuto rindossare gli scarpini ed al momento è in attesa di sapere se farà parte dei 26 che Luciano Spalletti porterà in Germania per l’Europeo tedesco. L’altro caso che ha fatto rumore è stato quello di Sandro Tonali. Anche l’ex milanista – oggi al Newcastle, in Inghilterra – è finito sotto indagine per scommesse e la squalifica gli ha fatto saltare praticamente un’intera annata: per rivederlo in campo bisognerà attendere l’inizio della prossima stagione. E se i due azzurri, come molti altri sportivi precipitati in questo tunnel, avranno una “seconda chance”, c’è pure chi l’ha combinata talmente grossa da essere radiato.
Scommesse truccate, nuovo scandalo: arrestato il “collaboratore” di Porter
In NBA, la principale lega professionista nordamericana di basket, di recente è avvenuto addirittura di peggio. Lo scorso gennaio l’ormai ex cestista dei Toronto Raptors Jontay Porter si è beccato una squalifica a vita per aver violato la regola sulle scommesse.
Porter sarebbe arrivato a scommettere finanche sulla sua franchigia, tentando dunque di falsare le stesse gare. Come riporta il New York Post, gli inquirenti sostengono che il classe 1999 facesse da “intermediario” con altri scommettitori, suggerendo loro cosa giocare. Uno dei suoi “complici”, il 38enne Long Phi Pham, noto anche come “Bruce,” è stato appena arrestato mentre tentava di imbarcarsi su un volo per l’Australia. Ovviamente di sola andata. L’FBI lo ha fermato mentre stava probabilmente tentando la fuga. Sul portale Agimeg.it si legge che Phi Pham lo scordo 24 gennaio avrebbe effettuato numerose puntate sulle statistiche fatte effettivamente registrate da Porter in una delle partite “incriminate” (4 minuti in campo, 3 rimbalzi e un assist).