Sinner da ieri è il nuovo numero uno della classifica Mondiale ATP. Il ritiro di Djokovic ha spalancato le porte al sogno. Non festeggia solo il tennista, ma anche chi ha deciso di giocarlo nel 2023
Eccoci qui, a godere del nuovo numero al Mondo. Da ieri pomeriggio Jannik Sinner è il più forte tennista in questo momento. No, non lo dice solamente la classifica ATP rivoluzionata dopo il ritiro di Djokovic dal Roland Garros, ma lo dicono i risultati che ha collezionato e che sta continuando a collezionare. Nella storia di questo sport.
Giustamente da ieri nel nostro Paese non si parla d’altro. Avere il più grande tennista è qualcosa di unico, di magico. E dopo l’Australian Open vinto nei mesi scorsi abbiamo subito capito che era solo ed esclusivamente questione di tempo. E nient’altro. E quel tempo è arrivato, in maniera non del tutto causale, dopo quanto successo nelle ultime settimane con un Nole in evidente difficoltà fisica che dopo aver eliminato Cerundolo ha deciso di dire stop per via dei problemi al ginocchio. E questo fatto ha aperto le porte alla storia.
Sinner numero uno al mondo, sicuramente qualcuno l’ha fatto
Un sogno che ha iniziato a prendere forma l’anno scorso con la finale delle Atp Finals perse contro Djokovic. Ma la sensazione che stesse per succedere qualcosa di clamoroso si iniziava ad avvertire. E la Sisal, l’anno scorso, ci aveva visto lungo: uno dei più importanti bookmaker italiani infatti quotava Jannik come possibile numero uno entro il 2024, cosa che da ieri è realtà, con una quota decisamente succulenta. E siamo sicuri che qualcuno il colpo lo ha piazzato.
E Jannik era dato a 6 volte la posta. Sì, nemmeno così alto per quello che doveva succedere e con Alcaraz che dava ancora segnali di crescita. Ma quelli mandati da Jannik erano diversi, incredibili. E giustamente adesso si gode l’aria dell’alta classifica, con un Djokovic che ha abdicato (e chissà se mai ci ritornerà) e con un Sinner che è lì, a guardare tutti dall’alto verso il basso. Auguri Sinner. E auguri a tutti quelli che ci hanno creduto.