Da Roma alla Juve: il giocatore ha detto già di sì a Thiago Motta e adesso rimane “solamente” da impostare la trattativa con il club di appartenenza. Ecco la situazione
C’è un’enorme confusione, in questo momento, dentro un importante club di Serie A. Non si conosce infatti – nonostante abbia ancora un anno di contratto – chi sarà l’allenatore della prossima stagione. Evidente ci siano dei dissidi tra le parti, come è evidente che qualcosa non stia andando per il verso giusto. E anche prima non sono state tutte rose e fiori.
Parliamo della Lazio: Igor Tudor, che ha preso il posto di Maurizio Sarri dopo le dimissioni, non ha legato con lo spogliatoio si legge nelle cronache che arrivano da Formello. E dopo aver perso Kamada – che dovrebbe liberarsi a parametro zero – potrebbe ritrovarsi anche senza un altro centrocampista che ha oggettivamente fatto bene nel corso dell’anno. Però, la sensazione, è che tra il tecnico e Guendouzi il rapporto proprio non è mai decollato. Insomma, una situazione che appare abbastanza chiara e che potrebbe portare un addio dell’ex Marsiglia al club di Lotito.
Da Roma alla Juve, Guendouzi ha detto sì
In tutto questo, secondo le informazioni che sono state riportate dal giornalista della Rai Paganini, la Juventus di Thiago Motta avrebbe sondato la disponibilità del centrocampista (magari anche per cercare di cautelarsi in caso di mancato rinnovo con Rabiot) di trasferirsi a Torino. Contatti diretti con gli agenti del calciatore che avrebbero confermato il sì da parte di Guendouzi di andare a provare un’esperienza in Piemonte alla corte di quel Motta che prenderà il posto di Massimiliano Allegri.
Tutto fatto? Ovvio che no, soprattutto per un motivo che è sotto gli occhi di tutti. Con Lotito, massimo dirigente della Lazio, è praticamente quasi impossibile trattare. Se chiede una somma per un cartellino è quella, senza nessuna possibilità di far cambiare idea. Quindi in tutto questo non è semplice. Ma la Juventus in ogni caso sul giocatore c’è, eccome. E magari un tentativo lo farà anche, sperando di andare incontro a quelle che sono le richieste del senatore.