Ufficiale Alcaraz, il tennista spagnolo vuole essere uno dei grandi protagonisti dello Slam parigino sulla terra rossa che apre i battenti oggi.
Per gli appassionati di tennis è di nuovo “quel” momento dell’anno. A distanza di quattro mesi dall’epilogo del primo Slam della stagione, l’Australian Open, si prepara ad aprire i battenti il secondo Major della stagione tennistica, il prestigiosissimo Roland Garros. A Parigi è ormai tutto pronto: oggi inizia il torneo più importante dello swing sulla terra rossa, che si preannuncia più aperto ed incerto del solito.
Gli spunti di riflessione, infatti, non mancano di certo. Il nostro Jannik Sinner, trionfatore a Melbourne, non è al meglio, essendo reduce da un lungo stop per un problema all’anca che non gli ha permesso di prendere parte agli Internazionali d’Italia. L’azzurro, dopo essersi curato al J-Medical di Torino, ha annunciato la sua presenza solamente qualche giorno fa, anche se in conferenza stampa ha “messo in guardia” i suoi tifosi dicendo di non aspettarsi grandi cose. Non se la passa benissimo neppure il numero uno al mondo, Novak Djokovic. Il serbo, protagonista di un 2024 finora assai deludente, aveva deciso di partecipare al torneo di Ginevra – l’ultimo 250 prima del Roland Garros – per arrivare pronto a Parigi ma i segnali lanciati in Svizzera non sono stati confortanti. Venerdì il nativo di Belgrado si è arreso a sorpresa al ceco Machac, ammettendo di non essere in gran forma.
Ufficiale Alcaraz, i timori del giovane tennista murciano
Ma questo Roland Garros passerà – probabilmente – alla storia per essere l’ultimo di Rafa Nadal. Che ha fatto di tutto per esserci nonostante sia il lontano parente del “cannibale” di qualche anno fa.
Il maiorchino ha giocato solo poche partite dopo il rientro nel circuito ma non è sembrato competitivo. Chissà se l’aria della capitale francese, dove ha trionfato per ben 14 volte in passato (e collezionato appena tre sconfitte) gli farà bene. E poi c’è Carlos Alcaraz, alle prese anche lui con un problema fisico. Si tratta di un problema all’avambraccio, che l’ha già tormentato durante il Masters 1000 di Madrid. Le cose adesso vanno meglio ma è abbastanza normale che prima di riprendere la racchetta in mano e soprattutto farlo in uno Slam abbia qualche preoccupazione. “Gli allenamenti stanno andando abbastanza bene – ha detto il murciano in conferenza stampa – e senza alcun disagio, però ho ancora un po’ di paura. Ci vorrà del tempo per farla sparire. Indosso ancora la benda compressiva, mi sto allenando con quella e giocherò così. Non significa che mi fa male il braccio o che sto male: la sto usando come precauzione e so che aiuta”.