Addio a 34 anni: ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione in campo. Il mondo dello sport distrutto da questa scelta, soprattutto gli appassionati di rugby
Non è mai una scelta facile, per nessun atleta, dire addio allo sport. A quello che ti ha accompagnato per tutta la vita, che ti ha fatto crescere, ti ha fatto guadagnare, e ti ha permesso di essere quello che sei. Ma quel momento arriva per tutti, poco da fare. Chi prima, chi dopo, ad un certo punto è costretto a dire stop, ad ascoltare il proprio fisico, ad ascoltare le sensazioni che arrivano dal proprio corpo.
Simon Zebo lascerà il rugby giocato alla fine di questa stagione. Questo l’annuncio del giocatore. Va via, quindi, un pezzo importante dell’intero United Rugby Championship: “Un personaggio eclettico e per certi versi fuori dal coro, ma soprattutto un giocatore dalla classe infinita e immarcescibile, che ha ritrovato nelle ultime stagioni con la storica casacca del Munster una brillantezza che gli regala un tramonto dorato verso il quale incamminarsi” si legge sul sito onrugby.it che riporta la notizia.
Zebo dice stop: lascia il rugby
Otto anni di carriera in rosso, con 144 presenze e 60 mete, e un posto presto ottenuto con la maglia della nazionale, con cui ha debuttato nel 2012 e ha vinto il Sei Nazioni nel 2015. Nel 2013 è stato in tour con i British & Irish Lions, ma senza entrare in campo nei test contro l’Australia.
Miglior marcatore di sempre del Munster con 72 mete. Una somma che cercherà di incrementare nelle sue ultime apparizioni durante i playoff dello United Rugby Championship, dove la Red Army è attualmente prima a una giornata dal termine della stagione regolare. Oltre ad avere la passione per il rugby giocato, Zebo nel corso di questi anni è stato commentatore televisivo e host di un podcast ovviamente sul suo sport. Magari potrebbe essere anche la sua futura carriera.