“Paragone senza senso”: anche l’italiano sa benissimo che paragonarlo a Sinner è qualcosa che in questo momento non ha davvero nessuna possibilità di rimanere in piedi
Lorenzo Musetti giocherà a Torino in questi giorni e si è presentato come al solito carico in conferenza stampa. Intanto ha dato un annuncio sulle sue condizioni fisiche: “I problemi di Roma li ho superati, si è trattato solo di un virus intestinale, che purtroppo mi ha debilitato proprio alla vigilia dell’esordio”. Per questo non c’è stato.
“Ma ora mi sento bene. La stagione non è ancora a metà: spero di potermi togliere belle soddisfazioni. Stiamo lavorando per cercare di perdere meno campo dal lato del rovescio, e per migliorare l’atteggiamento in campo. Ho tanta fame di tornare dove credo che il mio tennis possa stare“. Carico quindi, come al solito. Ma anche molto realista quando gli viene fatta una domanda su Sinner.
“Con Sinner il paragone è senza senso”
“ll paragone con Jannik c’è sempre stato” ha risposto a chi lo ha interpellato, appunto, su una questione che ha tenuto molto banco soprattutto negli anni passati. Ma con l’onestà di una grande persone, Musetti ha continuato in questo modo.
“Paragonarmi adesso a lui ha poco senso: è quasi numero 1 al mondo, ha vinto uno Slam e ha fatto esperienze più importanti rispetto a me. Le critiche nei miei confronti ci sono sempre state, anche spesso gratuite, però quello succede un po’ a tutti, non sono sicuramente l’unico. Poi su alcuni atteggiamenti, sul nervosismo in campo, sono il primo a fare autocritica. Riconosco il problema e mi sembra già un passo in avanti”. Infine anche un passaggio sul Roland Garros di Parigi, che lo scorso anno lo ha visto protagonista spingendosi fino agli ottavi di finale. “Non vado lì a difendere quello dell’anno scorso ma per migliorarmi”. Onesto e combattivo, com’è giusto che sia. Forza Lorenzo.