Ufficiale Djokovic, se il serbo agli Internazionali di Roma cercava delle risposte queste non sono proprio arrivate. Sembra essere tutto finito. C’è già chi la pensa in questo modo
Lo ha detto lui stesso, nella sua prima conferenza stampa agli Internazionali di Roma, che l’obiettivo era quello di essere davvero pronto, arrivando così nelle migliori condizioni fisiche possibili, al Roland Garros, e poi di seguito a Wimbledon e alle Olimpiadi.
Ma Djokovic, nella Capitale, ha giocato solamente due partite: decisiva la sconfitta contro il cileno Tabilo per chiudere in anticipo il torneo. Segnali non incoraggianti sono arrivati dal numero uno al mondo che, come sappiamo, potrebbe perdere anche questa posizione nel ranking nelle prossime settimane, con Sinner alle costole e pronto a scrivere la leggenda di questo sport in Italia. Che le cose stanno andando male lo ha confermato pure Guido Monaco, che è intervenuto a OA Sport all’intero del programma su Youtube TennisMania, condotto da Dario Puppo.
“Io l’avevo detto, se vi ricordate, la settimana scorsa, a me qualcosa non tornava nella condizione, nell’atteggiamento di Djokovic. Era abbastanza disorientato sul campo, non sentiva proprio la palla. Tabilo ha giocato una grande partita e sta giocando bene sulla terra, è pericoloso, però è chiaro che 6-3 6-2 a Djokovic fa impressione. Il problema è che non ha la condizione, e detta da abbinare questa cosa a Djokovic fa impressione, e ovviamente non può essere una cosa tennistica o non più di tanto, è un problema mentale, è un problema di motivazione, un problema di attitudine, perché a un certo punto anche quella benzina lì, anche se sei Djokovic, prima o poi finisce. Non so se la sua sia finita, però ci sono dei segnali un po’ preoccupanti“.
“Quando sei a posto, quando sei carico, quando hai fiducia, parti e metti subito pressione all’avversario, gli vuoi stare sopra, lo vuoi braccare subito. Invece lui ti lascia entrare in partita, e poi un giocatore, ripeto, forte e in fiducia come Tabilo, può anche iniziare a crederci e poi ti prende a pallate. Le figurine nello sport non vincono le partite, mi spiace, bisogna andare dentro, avere almeno un 80% anche se sei Djokovic, 80% o giù di lì di condizione, altrimenti rischi di prendere la stesa, come ha preso Nadal”. Insomma, un’analisi chiara di quello che sta succedendo. Con le sensazioni che, ahinoi, sono tutt’altro che positive.
Questo contenuto è stato modificato 15 Maggio 2024 08:59
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