Roland Garros, i tifosi non avrebbero potuto ricevere notizia più bella di questa: ci sarà, adesso è ufficiale.
Non c’è neanche una spruzzata d’azzurro, nell’atto conclusivo degli Internazionali d’Italia. Nei nostri sogni più belli Jannik Sinner avrebbe cavalcato, senza macchia e senza paura, verso la finale, nel tripudio generale di un Foro Italico in festa per il proprio campione. E invece non solo l’altoatesino non è mai sceso in campo a Roma per via dei problemi all’anca che hanno stravolto i suoi piani, ma i suoi connazionali non sono riusciti in alcun modo a sopperire alla sua assenza.
Alcuni di loro, vedi Darderi e Napolitano, ci hanno regalato qualche soddisfazione, ma niente di lontanamente paragonabile alle emozioni che il numero 2 del mondo avrebbe senz’altro elargito, se solo fosse stato nelle condizioni di giocare sul rosso capitolino. Ormai è andata così, comunque, e pensare a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato è una prassi che lascia il tempo che trova. Meglio volgere lo sguardo al futuro, semmai, interrogarsi su ciò che sarà e non su ciò che è già alle nostre spalle.
E ad un palmo di naso, come noto, c’è il Roland Garros, sul cui marchio c’è, ora come ora, un gigantesco punto interrogativo. Sebbene non ci siano conferme ufficiali in tal senso, pare che i medici abbiano consigliato a Sinner di non sforzarsi troppo nell’immediato. Il problema non è grave come si era temuto, ma la prudenza non è mai troppa e potrebbe tradursi, in questo caso, in un nuovo forfait. Fortuna, almeno quello, che per un Jannik a rischio ritiro c’è qualcun altro che, invece, ha già confermato la sua presenza.
Roland Garros, arriva Nadal: la conferma dalla Spagna
Era in bilico come il campione di San Candido anche Rafael Nadal, che tra alti e bassi sta cercando in tutti i modi di ritrovare un po’ di continuità prima di appendere la racchetta al chiodo per sempre.
A Madrid gli hanno reso omaggio con una cerimonia bellissima e anche Roma lo ha accolto in pompa magna. Non era ancora certo di partecipare al Roland Garros, ma il quotidiano iberico AS ha scritto, nelle scorse ore, che il mancino di Manacor avrebbe deciso di volare alla volta di Parigi. Difficilmente, pur al netto dei suoi problemi fisici, vi avrebbe rinunciato, essendo quello il luogo che, più di altri, ha inciso sulla sua ascesa al ranking Atp e sulla sua collezione di record.
Non avrà bisogno di alcuna wild card: si avvarrà del ranking protetto, giocando da numero 34 – virtualmente – al mondo e potrebbe essere, o magari no, l’ultima volta che lo vedremo sul rosso di Parigi. E faremmo meglio, nell’incertezza, a goderci ogni istante di questo Slam.