Calcio straziato dal lutto, il direttore sportivo aveva 66 anni: tra le sue grandi passioni c’era il tifo per il club rossonero.
Per la squadra di Stefano Pioli, comunque vada, si prospetta un finale di stagione in sordina. E pieno di punti interrogativi. Il Milan ha poco da dire in quest’ultimo scorcio di campionato: è secondo in classifica e con la qualificazione alla Champions League già in tasca, uno degli obiettivi minimi.
L’annata, tuttavia, non passerà di certo alla storia come una delle più positive, anzi. I rossoneri, usciti ai gironi dalla Champions League, hanno fallito anche gli obiettivi scudetto, Coppa Italia ed Europa League, chiudendo con zero titoli. Per il tricolore, in realtà, non sono stati mai realmente in corsa, scavalcando la Juventus al secondo posto quando ormai i cugini dell’Inter avevano già il titolo (e la seconda stella) tra le mani. Dalla coppa nazionale li ha eliminati a gennaio l’Atalanta – ora finalista insieme alla Juve – e dall’Europa League sono usciti per mezzo della Roma di Daniele De Rossi, che ha avuto la meglio sia all’andata che al ritorno. Ciò che ha fatto più male al popolo rossonero, tuttavia, è stata l’ennesima sconfitta nel derby, rimediata proprio nel match che ha consegnato lo scudetto ai rivali cittadini.
Quella partita è da intendere come la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Pioli, infatti, a fine stagione andrà sicuramente via: il tecnico emiliano paga il rendimento troppo altalenante, ma soprattutto le prestazioni deludenti nelle partite più importanti.
A Milanello nel frattempo è già partito il totoallenatori. Prima la società sembrava si fosse accordata con l’ex tecnico di Siviglia e Real Madrid, Julen Lopetegui, ma dopo la “sommossa” degli aficionados, che gradirebbero un profilo più “illustre” del basco, si è fiondata – pare – sul portoghese Sergio Conceiçao, attuale condottiero del Porto. Il club rossonero intanto ha appena perso un suo grande tifoso: si tratta di Giuseppe Gallo, conosciuto da tutti come Pino, spirato martedì scorso nella sua abitazione di Paruzzaro. Come ricorda il quotidiano La Stampa, Gallo, 66 anni, era uno dei dirigenti più conosciuti dell’Alto Novarese. Nel corso della sua carriera da direttore sportivo ha lavorato con Arona, Cristinese, Dormelletto e Castellettese.
Questo contenuto è stato modificato 10 Maggio 2024 18:20
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