Ombre su Berrettini: il ritiro e quel terribile sospetto

Berrettini, ombre sul ritiro del tennista romano. Lui ne è convinto: ecco cosa c’è realmente dietro la sua ultima decisione.

Il fatto che non fosse sbarcato a Roma in anticipo, come tutti gli altri, era stato strano già di per sé. Matteo Berrettini si è presentato al Foro Italico a poche ore dall’esordio e si è allenato senza spingere troppo. Sapevamo tutti, quindi, che le possibilità che alla fine partecipasse erano ridotte pressoché al lumicino.

Ombre su Berrettini: il ritiro e quel terribile sospetto
Matteo Berrettini (LaPresse) – ilveggente.it

Tanto è vero che non ha stupito nessuno, in realtà, la notizia del suo ritiro. Stupisce che non ci sia chiarezza, invece, intorno a quello che sta succedendo. Non è dato sapere se l’ennesimo forfait sia realmente dovuto agli strascichi della tonsillite o se, invece, ci sia dell’altro. Il sospetto c’è ed è legittimo, sacrosanto. Soprattutto perché nelle interviste rilasciate nella città eterna non è parso avere il morale alle stelle. E il timore è proprio che possa essere nuovamente in preda a quei sentimenti negativi con cui ha dovuto fare i conti nei lunghi mesi trascorsi ai box.

Non è questo ad ogni modo, il punto, quanto piuttosto che tutti abbiano una teoria sulla situazione di Matteo. Incluso l’ex tennista Luca Bottazzi, che ha impietosamente parlato dell’azzurro con Mowmag, in un’intervista in cui non è stato molto morbido nei confronti del suo collega romano, finalista a Wimbledon 2021.

Bottazzi affonda Berrettini: “Ma che roba è?”

“Sono dispiaciuto per lui, perché sembrava aver superato almeno le crisi di questi ultimi due anni dove si ritirava in continuazione e che avesse trovato almeno una continuità nel giocare senza ritirarsi”. Ha iniziato in maniera soft, salvo poi ritrattare e, come un fiume in piena, sciorinare un po’ di ipotesi tutte da verificare.

Ombre su Berrettini: il ritiro e quel terribile sospetto
Matteo Berrettini (LaPresse) – ilveggente.it

“Ma che roba è quella a cui stiamo assistendo? Se uno non sta bene, trovo strano che si iscriva ai tornei e prenda le wildcard. Poi se sta così male vuol dire che è una patologia cronica allora, nel senso che ti passa ma poi torna. Però se aveva parlato di una tonsillite vuol dire che ce ne è sempre una diversa: allora è anche sfortunato, perché fa la collezione di malanni. Non lo so, capitano tutte a lui? Si faccia benedire, vada a Lourdes. A un certo punto mi sembra quasi impressionante”.

Bottazzi si dice convinto, sostanzialmente, del fatto che ci siano altri “interessi” in ballo: “Evidentemente c’è qualcosa di cronico, che gli passa e poi ovviamente torna perché sollecita il problema giocando: giocare a tennis non è come andare a prendere il sole sulla sdraio. Ma ovviamente un professionista non lo dice perché oggi esistono gli sponsor. Se fosse stato il tennis di 50 anni fa l’avrebbero detto”. “Perché cercano di mantenere gli introiti – affonda l’ex tennista – Oggi i tennisti e gli atleti di alto livello hanno molti più privilegi (e ribadisco la parola privilegi) rispetto a quelli del passato che si facevano il sedere a quadretti praticamente per la gloria e hanno consentito a quelli di oggi di arrivare a questo punto e straguadagnare. Questo perché qualcuno ha tenuto in piedi il circo per decine di anni. Potrebbe venire il sospetto, perché ci sono troppi interessi in ballo. Non ho elementi per fare affermazioni, però il sospetto è questo”.

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