Tennis, ormai è deciso: è tempo di appendere la racchetta al chiodo. Ha scelto di farlo nella sua terra: ecco quando.
Non era riuscito a qualificarsi agli Australian Open. Il che aveva rappresentato, già di per sé, una bruttissima batosta. Poi erano arrivati altri 2 ko difficili da digerire: il primo a Cordoba, il secondo nella sua Argentina. Ed è stato in quel momento, sebbene sia possibile che la sua crisi abbia origini ancor più lontane nel tempo, che ha iniziato ad interrogarsi sul suo futuro.
Diego Schwartzman ha annunciato solo nelle scorse ore la sua volontà di ritirarsi dal circuito maggiore e di lasciare il tennis. Sarebbe sbagliato, però, pensare che si tratti di una decisione dell’ultimo minuto. Sui social si era più volte sfogato, lasciando trapelare una certa amarezza e anche, perché no, una certa stanchezza. I risultati che non arrivavano più, uniti alla sua età – il tennista ha 31 anni – lo avrebbero spinto, dunque, ad uscire di scena un po’ prima del previsto.
Sicuramente non è più giovanissimo, ma la storia ci rivela che molti tennisti sono andati avanti, indipendentemente dall’età, fino a che se la sono sentiti. Non è il caso, evidentemente, dell’argentino, che ha affidato ai social network l’annuncio ufficiale relativo al suo ritiro. Ha postato un po’ di foto ricordo, alcune delle quali lo ritraggono con i big 3, e ha scritto un lungo messaggio dal quale si evince chiaramente quanto “malessere” si celi dietro questa mossa inaspettata.
Tennis, decisione presa: l’annuncio corre sul web
“Tutti questi bellissimi momenti sono diventati qualcosa che mi pesa oggi ed è difficile per me continuare a goderne a pieno“, scrive El Peque nel suo post. “Quanti momenti che non avrei mai immaginato, quanti aneddoti che non avrei mai sognato, quante persone ho incontrato che mi hanno aiutato a crescere, che mi hanno insegnato tanto, che mi hanno reso un giocatore e una persona molto migliore di quanto chiunque avesse mai creduto”.
“Da un lato, lasciare una vita che mi ha dato così tanto è una decisione molto difficile – scrive ancora – ma dall’altro, quanto fossi felice giocando a tennis mi spinge a continuare a voler mantenere il sorriso dentro e fuori dal campo come ho sempre fatto. Tuttavia oggi a volte faccio fatica a ritrovare quel sorriso. Dentro di me, un animale competitivo mi impedisce di divertirmi, giocare e viaggiare come prima. Voglio che i miei ultimi tornei siano una mia decisione”.
Continuerà a giocare fino alla fine della stagione, ma solo dove gli andrà di farlo. Per salutare tutti aspetterà, però, febbraio 2025: l’ultimo atto della sua carriera avrà come cornice l’Argentina, la sua terra.