Sinner sotto osservazione: fino a luglio in apnea

Sinner trattiene il respiro: entro luglio potrebbe accadere qualcosa di sconvolgente, è già tutto nero su bianco.

Qualcuno crede che, a dispetto dei numeri, sia già il numero 1 al mondo. Che non serve che a dirlo sia il ranking. Qualcun altro pensa, invece, che per quanto forte non sia ancora ai livelli dell’ingiocabile Carlos Alcaraz. Ma tant’è: il mondo è bello proprio perché è vario e non serve certo che siano tutti d’accordo, per poter affermare che Jannik Sinner è il campione del momento.

Sinner sotto osservazione: fino a luglio in apnea
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Ivan Ljubicic non ha dubbi, ad esempio, né sulle sue potenzialità e né sul livello che raggiungerà se continuerà a percorrere questa strada. Lui di talenti ne ha visti tanti, ne ha addirittura “coltivato” personalmente. E che talento. Se l’ex allenatore di Roger Federer spezza una lancia in favore del tennista altoatesino, allora vuol dire che la faccenda è seria. Veramente seria. Ha speso talmente tante di quelle parole al miele da aver dato l’impressione di essere uno dei suoi sostenitori numero uno.

Intanto, una riflessione su cosa di Sinner lo stupisca maggiormente: “Per l’organizzazione della sua carriera – ha detto a Libero – e per la lucidità che mostra in tutto quello che fa, giocando ma anche intuendo quando conviene fermarsi e rinunciare a qualcosa come la Davis o alcuni tornei. Rinuncia e preferisce allenarsi, capisce di vivere un momento magico ma lo fa con intelligenza”.

Sinner, secondo Slam in arrivo: parola di Ljubicic

Quando gli è stato chiesto di formulare una previsione circa le tempistiche relative alla conquista della vetta del ranking Atp, Ljubicic non ha avuto il benché minimo dubbio.

Sinner sotto osservazione: fino a luglio in apnea
Ivan Ljubicic (Instagram) – ilveggente.it

Ma è già il tennista più forte del mondo. Ha ragione quando dice che i numeri contano fino a una certo punto”. Chiarito questo punto, Libero ha scavato ancor più a fondo e gli ha fatto la classica domanda da un milione di dollari. Ha interpellato il coach, vale a dire, su quale sarà il secondo Slam che andrà ad arricchire la già notevole bacheca della volpe rossa di San Candido. Anche in questo caso, Ivan non ha avuto troppo bisogno di rimuginarci su. 

“Più Wimbledon che il Roland Garros. Ma ormai Jannik può vincere ovunque”. A sentir lui, quindi, tra giugno e luglio, quando si giocheranno le finali dello Slam parigino e di quello londinese, potrebbe accadere nuovamente qualcosa di molto bello. E a noi, come al solito, non resta altro da fare che incrociare le dita e sognare.

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