Scommesse truccate in aumento: la nazione europea più bersagliata

Scommesse truccate in aumento rispetto all’anno scorso. In tutto questo viene fuori qual è la nazione più bersagliata da questo sistema. I dati 

Non è un bel dato quello che viene fuori dal primo report annuale che L’International Betting Integrity Association (IBIA) ha messo nero su bianco. Il numeri di segnalazioni su possibili eventi truccati è in aumento, purtroppo.

Scommesse truccate in aumento: la nazione europea più bersagliata
Scommesse sospette, i numeri sono in aumento (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Rispetto all’ultimo redatto dell’anno scorso, ci sono stati 56 avvisi di possibili scommesse sospette. Un aumento del 65% rispetto ai 34 avvisi del quarto trimestre 2023 e un aumento del 12% rispetto al totale rivisto di 50 avvisi del primo trimestre 2023. “Tutti gli avvisi di IBIA – si legge su Agimeg.it vengono identificati utilizzando i dati dei conti dei clienti dei membri IBIA, che contano oltre 50 società e 125 marchi di scommesse sportive, rendendo IBIA il più grande monitor di integrità del suo genere al mondo”. Ma qual è la nazione messa maggiormente nel mirino in questo inizio 2024? Andiamo a scoprirla insieme.

Scommesse sospette, in Turchia il numero più alto

Intanto i 56 episodi riguardano sei sport e 21 paesi coinvolti. E il calcio è stato quello che ha avuto maggiori segnalazioni con 24 eventi che rappresentano un aumento del 50% rispetto ai 16 segnalati alla fine dell’anno scorso. E, inoltre, l’aumento è del 60% rispetto ai 15 segnalati nel primo trimestre del 2022.

Scommesse truccate in aumento: la nazione europea più bersagliata
Scommesse sospette, i numeri sono in aumento (AnsaFoto) – Ilveggente.it

E, come detto, è la Turchia la nazione che ha registrato il maggiori numero di allerte nazionali con ben 8 eventi entrati nel mirino: cinque partite di calcio, due match di basket e un incontro di tennis, nel dettaglio. “Il 41% di tutti gli avvisi nel primo trimestre sono stati identificati su eventi sportivi che si sono svolti in Asia, con il Nord e il Sud America al secondo posto con il 18% ciascuno”. Diciamo quindi che i segnali che arrivano sono tutt’altro che positivi. Diciamo che le cose non stanno andando per il verso giusto nonostante, così come vi abbiamo raccontato anche in altre occasioni, anche l’intelligenza artificiale sta cercando di aiutare chi deve controllare in qualche modo che non ci siano imbrogli. Ma anche le tecnologie dei malviventi diventano sempre più funzionali allo scopo, purtroppo, quindi il monitoraggio si complica sempre di più. Le segnalazioni comunque continuano ad arrivare, ed è un bene, tra l’altro, riuscire in ogni caso a individuare il maggior numero di eventi sospetti.

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