La stagione poco soddisfacente del Milan ha dei responsabili: c’è chi incolpa Pioli e chi i giocatori, e chi dà la colpa alla società.
Francesco Aquila, vincitore della decima edizione di Masterchef Italia e tifoso del Milan, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare della stagione dei rossoneri. Aquila ha confessato che, già a inizio anno, aveva paventato la vittoria dei nerazzurri. Allo stesso modo si aspettava nell’ultimo derby una sconfitta del Milan contro l’Inter.
“La speranza è sempre l’ultima a morire, ma l’Inter quest’anno è stata due spanne superiore“, ha detto il cuoco. “Il problema è a monte. Loro hanno fatto una squadra per vincere, noi per entrare in Champions. Gli obiettivi erano completamente diversi. C’è comunque delusione”.
Secondo l’intervistato, la colpa della stagione fallimentare del Milan è però principalmente della società, che non ha fatto quanto era necessario. “In primis è stato mandato via Maldini. Stava diventando una colonna importante, poteva regalare stimoli, forza, carattere, sogno… mandano via lui, che cosa rimane?”
“Ci sta fare una squadra per il futuro, ma la colonna vertebrale andava data alla squadra“, ha continuato l’intervistato. “Solo con Giroud in attacco dove potevamo andare? Con tutto il rispetto per lui, in attaco il Milan ha evidenziato delle lacune. E il risultato è questo”.
“A Pioli non vanno date tutte le colpe“, ha poi commentato Aquila. “Ha cercato di fare il possibile con quello che aveva. Non dimentichiamoci mai del piatto in cui mangiavamo. Ci ha fatto vincere un campionato impossibile, con quattro scappati di casa. Allora lo celebravamo“.
La colpa della disfatta del Milan: “Pioli ha fatto tanto“
“Ci sono stati grandi meriti di Pioli nello Scudetto: l’allenatore ha fatto tanto. Erano praticamente gli stessi di quest’anno, tranne Tonali. Abbiamo acquistato Pulisic, che è un ottimo giocatore, poi Reijnders e Loftus Cheek, che si è dimostrato un giocatore potente”.
Ciononostante Aquila riconosce che il ciclo Pioli è finito. “Con questa sconfitta contro l’Inter è finito. Non hai le stesse capacità dell’Inter, ma questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per il post-Pioli, Antonio Conte è quello che può dare un’anima forte alla squadra e che si impone contro la dirigenza“.
“Sicuramente sono stati fatti buoni investimenti. Con la vendita di Tonali sono stati presi giocatori molto forti, ma la base va messa. Non puoi lasciare il Milan a dei ventenni. Un cambio forte per ruolo bisogna averlo“, ha continuato l’intervistato.
“Conosco Rafa Leao, è proprio così. È happy, molto felice. Lui sorride. È veramente un giocatore che può fare la differenza nel mondo, non solo in Italia. Se ci mettesse più voglia, più grinta, la garra… gli manca un po’ di cattiveria”.
E a questo punto Aquila ha azzardato una similitudine culinaria. “Se il Milan fosse un piatto, sarebbe una pasta al burro con un formaggio stagionato da 24 mesi. Va bene, la mangi, ma puoi fare di più”.
All’intervistato piacerebbe vedere Zirkzee al Milan, anche se capisce che, come acquisto, potrebbe essere complicato: “Mi piace perché ci mette agonismo, foga. È tecnico. Potrebbe essere l’uomo giusto: basta che non si bruci… va tolto al momento giusto dal forno”.