Paola Egonu ha comunicato la sua decisione definitiva in un’intervista a tutto tondo: ha voluto seguire il suo cuore.
A sentir lei, l’anno trascorso in Turchia è stato imprescindibile. Non solo in termini sportivi, benché resti inteso che allenarsi con Giovanni Guidetti le abbia dato modo di migliorare ulteriormente. Lo è stato soprattutto dal punto di vista umano: staccare e giocare in un territorio neutrale le ha permesso di ritrovarsi, di ricominciare a credere in se stessa. Senza pressioni, senza dover portare sulle spalle il peso di una responsabilità che diventa, per molti campioni, un fardello vero e proprio.
Oggi Paola Egonu è rinata. Si è detta più serena, finalmente felice. Perché è completa, adesso. È tornata a giocare nel suo Paese, ha un nuovo amore (il giocatore di pallavolo Leonardo Puliti, ndr) e può stare di nuovo accanto alle persone che ama. Quelle che non le hanno fatto mai mancare il proprio appoggio e il proprio sostegno. Di questo è fatta la sua vita fuori dal campo. Di piccole, ma al tempo stesso grandi, cose.
“Progetti, sogni, amici, quotidianità che si stanno creando, persone a cui tengo – ha risposto ad Elle, alla domanda su come sia la sua quotidianità fuori dal volley – E poi i miei cani e le altre piccole passioni come quella per i manga. Sento la mancanza dei miei genitori e dei miei fratelli che sono ancora a Manchester: mi manca essere figlia, entrare in casa e non dover pensare più a niente”.
In questa intervista ha anche inteso sottolineare, però, di aver preso una decisione molto importante. Una decisione che riguarda il suo futuro. Quando le è stato chiesto se sia vero, come si dice, che tutte le sue scelte siano state fatte in virtù del dio denaro, la sua risposta è stata eloquente.
“Non sono al punto della carriera in cui è il denaro a guidarmi: un giorno succederà, ma non oggi. In Turchia ci sono andata perché volevo allenarmi con Giovanni Guidetti e giocare con atlete che stimavo. E, come ho detto, avevo bisogno di andare via. Era un’esperienza giusta da fare. Sono giovane ed emotiva, seguo ancora il cuore“.
“Il denaro però è importante – ha poi ammesso, senza ipocrisia – lavoro come tutti e come tutti desidero vivere bene e dare sicurezza alla mia famiglia. Solo io conosco i sacrifici che ho fatto per prendermi cura dei miei. Ovviamente, queste critiche mi hanno ferita perché non mi rappresentano: faccio degli sbagli come tutti, ma sono una persona buona con un cuore buono. Sto lentamente imparando a farmi scivolare le cose addosso. Prima o poi ce la farò”. Ce la farà, sì. E chissà dov’è che il cuore la porterà.
Questo contenuto è stato modificato 17 Aprile 2024 10:08
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