Sinner, stavolta non c’è stato niente da fare: il sogno parigino è definitivamente tramontato. La fila era troppo lunga.
Il popolo del tennis ci ha sperato fino alla fine. Sapevamo tutti, però, che le probabilità che accadesse erano, in realtà, ridotte al lumicino. Non perché non lo meritasse, ma perché il regolamento parla chiaro e perché non sarebbe stato giusto, alla luce di quanto da esso prescritto, che a farlo fosse lui. Lo stesso Jannik Sinner aveva detto, in un’intervista, che l’onore di fare da portabandiera spettasse a qualcuno che, a differenza sua, aveva già vinto un oro olimpico.
Niente da fare, dunque. Il sogno parigino si è schiantato contro le “norme” delle Olimpiadi e l’altoatesino del tennis non sarà, come si era pensato in un primo momento, la guest star della cerimonia inaugurale. Il che non significa che avrà un ruolo marginale, ovviamente. Ma solo che, com’è giusto che sia, sarà un altro atleta già distintosi alle Olimpiadi a sventolare il tricolore ai Giochi di Parigi 2024. E chissà, magari tra 4 anni potrebbe spettare al nativo di San Candido, essendo concreta la possibilità che conquisti una medaglia al di là delle Alpi.
Resta da capire, a questo punto, a quale tra i campioni in lizza spetterà l’onore di fare ciò che in tanti avrebbero voluto facesse il numero 2 del ranking Atp. Il presidente del Coni Giovanni Malagò non si è ancora sbottonato, ma ha fatto sapere che un nome c’è già. Verrà annunciato solo il 22 aprile, però, quando lo comunicherà alla Giunta.
A Sinner manca qualcosa che loro hanno
“La regola della medaglia d’oro non è scritta, ma è una consuetudine che ci piace mantenere“, ha detto in un’intervista al quotidiano La Stampa, facendo sfumare i sogni di gloria dei sinneristi doc.
Nessuno ha escluso, però, un ruolo dell’altoatesino alla cerimonia di chiusura. Malagò e il Coni hanno apprezzato tantissimo il fatto che Jannik abbia dimostrato di comprendere la questione della medaglia come requisito imprescindibile del portabandiera, per cui è possibile che si decida di premiare la sua umiltà proprio in questo modo.
“Non escludo nulla – ha detto il presidente ad Eurosport, quando gli sono stati chiesti lumi sul nodo Sinner alle Olimpiadi – Da quando sono Presidente credo si debba avere il buonsenso di riconoscere il risultato olimpico nella scelta. E Sinner, in tal senso, ha dato la miglior risposta, riconoscendo la bontà di questo discorso“. Quanto alla cerimonia di apertura, è probabile che si opterà per un uomo e per una donna: in pole ci sono Gregorio Paltrinieri, Gianmarco Tamberi, Filippo Ganna, Vito Dell’Aquila, Vanessa Ferrari, Simona Quadarella, Irma Testa, Arianna Errigo e Caterina Banti.