Sinner, non accadrà mai più. Decisione ufficiale, non si torna indietro: stavolta si tratta di un addio definitivo.
Non sapremo mai come sarebbe andata a finire se non fosse successo quello di cui tanto e a lungo si è dibattuto negli ultimi giorni. Non sapremo mai neanche quale sarebbe stato il finale “alternativo” del Masters 1000 di Montecarlo, se al Country Club di Roccabruna le cose fossero andate diversamente da come sono andate.
Anche i muri, oramai, sono a conoscenza di quello che è accaduto durante la semifinale del torneo che si è giocato nel Principato e che ha visto trionfare proprio il greco del tennis. Un errore arbitrale nel terzo set ha pesantemente pregiudicato il prosieguo della partita e penalizzato, purtroppo, il nostro Jannik Sinner. La seconda di servizio dell’ex top ten, sul break point del nativo di San Candido, era out di almeno 10 centimetri, ma né il giudice di linea e né l’arbitro se ne sono accorti. Nessuna chiamata, con buona pace dell’azzurro che non ha ritenuto opportuno chiedere loro di verificare meglio e che ha continuato, per di più, a giocare quel punto. Per poi perderlo.
Morale della favola: tra i crampi e l’errore arbitrale, l’altoatesino è stato eliminato dal torneo e il greco, che in finale ha sfidato Casper Ruud, ha alzato al cielo la coppa di Montecarlo. Un episodio, del tutto ingiusto, che ha acceso i riflettori sulla necessità, non più procrastinabile, che anche i tornei sulla terra rossa spalanchino le proprie porte all’innovazione e alla tecnologia. Cosa che, a quanto pare, accadrà a breve.
Nessuno più come Sinner: si cambia musica
Né a Montecarlo e né negli altri impianti in cui si gioca sul rosso è prevista, ora come ora, la chiamata elettronica da parte dell’Hawk-Eye, il cosiddetto occhio di falco. Si fa alla vecchia maniera, controllando il segno che la pallina lascia sul mattone tritato.
Una pratica tradizionale, per nostalgici se vogliamo, in cui l’errore umano, però, è appunto dietro l’angolo. Fortuna, allora, che finalmente è deciso: dal 2025 si cambia musica. In tutti gli eventi Atp, inclusi quelli sulla terra battuta, si farà ricorso all’ELCL, l’Electronic Line Calling Live. Si tratta, per i neofiti, di un sistema di chiamata automatico, testato nel 2017 e poi, successivamente, in alcune prove del tour.
Per effetto di questa decisione, i giudici di linea scompariranno. “Si tratta di un momento storico per il nostro sport – ha detto Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp e di una decisione arrivata dopo lunghe riflessioni. La tradizione è fondamentale nel tennis e i giudici di linea hanno ricoperto un ruolo fondamentale negli anni, ma abbiamo la responsabilità di dover abbracciare l’innovazione e le nuove tecnologie. A partire dal 2025 offriremo il sistema di arbitraggio più accurato possibile, cosa che anche questa disciplina merita”. Sperando che nessuno più debba pagare le conseguenze di un errore umano com’è capitato, qualche giorno fa, a Sinner.