Nervoso e inconcludente: Leao non ha lasciato il segno in Europa League ed è di nuovo bersagliato da critici e tifosi insoddisfatti.
Cristian Pasquato, calciatore del Trento ed Torino e Juve, è intervenuto ai microfoni di TvPlay. Da uomo che ha vestito le maglie delle due squadre torinesi, Pasquato può dirsi un esperto di derby della Mole. “Il derby è sempre il derby“, ha commentato, “si affronteranno due squadre in salute, con la Juve forse un po’ meno in questo momento“.
Secondo Pasquato, il Toro arriva con maggiore forza ma non con più voglia della Juve: “I granata vogliono andare a prendersi l’Europa mentre i bianconeri vorranno consolidare il terzo posto. Sarà una partita bellissima”. La partita, ovviamente, conterà moltissimo per i tifosi bianconeri, dato che la loro squadra si sta giocando qualcosa di importante: “Le concorrenti corrono forte, di conseguenza le motivazioni saranno alte per portare a casa i tre punti“.
“Oggi la Juve sta facendo un ottimo lavoro soprattutto con i giovani. Ciò avviene anche perché hanno la squadra U-23 che gioca con i grandi, quindi i ragazzi possono essere monitorati da vicino. Quando ero giovane io era abituale mandarci in prestito e magari non tutti potevano essere seguiti nel miglior modo possibile“.
Secondo l’intervistato, in Italia, le società hanno scarsa pazienza con i giovani. Al contrario di quanto avviene nel calcio spagnolo o inglese. “Lì ci sono società che magari non vincono da tanti anni ma lanciano giocatori folli. Vedi il Barcellona, che sta lanciando tanti giovani, anche in virtù di una situazione economica non così positiva. In Inghilterra funziona uguale, nonostante le squadre siano molto ricche. Credo sia una questione di mentalità“.
Leao un campione bersagliato: “Con un’azione può svoltarti la gara“
“Nel Milan di oggi Leao è un campione. Lui, insieme a Theo Hernandez, è il più forte. Credo che Leao sia troppo bersagliato“, ha dichiarato poi l’ex Juve, “ma è normale perché la gente si aspetta sempre tanto da lui. Così, appena fa una partita normale non va bene. Proprio come quando gioca un giovane e le aspettative sono alte. Leao con un’azione può svoltarti una partita, poi è vero che a volte è discontinuo. Ma ha caratteristiche spaventose”.
E la stessa valutazione Pasquato la fa per Chiesa. “Tutti sappiamo il tipo di gioco che fa Allegri e di conseguenza i giocatori d’attacco sono un po’ più penalizzati e devono ricoprire molto più campo. Quando devi strappare per 50-60 metri non è facile arrivare sempre lucidi sotto porta. Se Chiesa giocasse al Milan o all’Inter, secondo me, si potrebbe esaltare di più. Dipende tutto dallo stile di gioco di una squadra. In ogni caso se giochi alla Juventus sei un campione e Chiesa sta facendo una buona stagione”.
Infine un pensiero sul giovane Camarda. “Sì, è giovanissimo, ma un ragazzo come lui all’estero, secondo me, giocherebbe già regolarmente. In Italia purtroppo non è così. Personalmente non lo conosco ma quando ha debuttato ero emozionato per lui. Serve a poco farlo giocare qualche minuto ogni tanto. Dovrebbe andare all’estero”.