Sinner, l’ipotesi sembra essere ormai destinata a tramontare. C’è però un piano B. E, mal che vada, c’è sempre domani.
Nelle ultime ore non si sta parlando d’altro che di questo. Sulla stampa come sui social. E ci sta. Tutti sarebbero curiosi di scoprire, a questo punto, se l’ipotesi sul piatto andrà in porto o se, invece, non se ne farà niente. Non è ancora tempo di rivelazioni, però. Non è questo, pertanto, il giorno in cui scopriremo se Jannik Sinner sarà portabandiera azzurro alle prossime Olimpiadi di Parigi o meno.
Di certo c’è solo che tutti lo vogliono e che sarebbe un rappresentante perfetto per il Bel Paese. Con i risultati strabilianti che ha ottenuto negli ultimi mesi, nessuno probabilmente lo meriterebbe più di lui. Il Coni, però, non ha voluto ancora sbilanciarsi. I tempi sono stretti e per il 22 aprile il nome in questione dovrà essere tirato fuori, ma per il momento Giovanni Malagò ha preferito prendere tempo. Mettendo subito in chiaro, appunto, che non avrebbe anticipato una decisione che, in ogni caso, deve ancora essere presa.
Le probabilità che l’altoatesino venga scelto come portabandiera dell’Italia sono, tuttavia, molto risicate. Malagò ha rispolverato la regola “in base alla quale il portabandiera deve aver vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi“, lasciando intendere che non è detto che sia Jannik ad avere la meglio, nonostante le sue ultime ed eccellenti prestazioni. C’è un eventuale piano B, però. Sembra decisamente più accreditata, infatti, l’ipotesi secondo la quale il nativo di San Candido faccia sì da portabandiera, ma alla cerimonia di chiusura dei Giochi di Parigi, in programma l’11 agosto.
Non è da escludersi, tuttavia, che Sinner debba aspettare ben oltre il mese di agosto. Il presidente del Coni, relativamente alla “candidatura”, chiesta a gran voce dal popolo, del re di Melbourne, ha considerato l’ipotesi che faccia da portabandiera alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Tra quattro anni, cioè, con buona pace dei tifosi che sognano di vederlo in questo ruolo.
Non c’è nulla di stabilito, insomma, tanto meno di certo. Se non che a reggere il tricolore dovranno essere un uomo e una donna, presumibilmente già medaglie d’oro olimpiche. A questo punto è assai probabile che si opti per uno fra Paltrinieri, Tamberi, Dell’Aquila e per un’atleta tra Palmisano, Marcia, e Banti.
E per Sinner, parafrasando il titolo del film di Paola Cortellesi, C’è ancora domani. Se non sarà oggi, sarà nel 2028. Quando, ne siamo quasi certi, anche lui potrà annoverare una medaglia d’oro nel suo già ricchissimo palmares.
Questo contenuto è stato modificato 5 Aprile 2024 15:50
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