Sinner, l’amor che move il sole e le prevendite: l’effetto della sua scalata al successo è sempre più tangibile.
Non farebbe notizia, se a sostenerlo ed osannarlo fosse il solo pubblico italiano. È scontato, d’altra parte, che gli abitanti del Bel Paese facciano il tifo per un tennista azzurro. La cosa eclatante, invece, è che Jannik Sinner ha messo tutti d’accordo e che ha schiere di sostenitori sparsi ai quattro angoli del globo terrestre.
Tutti gli vogliono bene, tutti si inchinano dinanzi al suo incommensurabile talento. Incluso colui il quale avrebbe dovuto reagire male, in teoria, alla sua vittoria in Florida. Parliamo di Carlos Alcaraz, che con il trionfo dell’altoatesino a Miami è scivolato dal secondo gradino del podio ed è atterrato sul terzo. A separarli non ci sono troppi punti, ma l’iberico è ormai pienamente consapevole del fatto che Jannik, adesso, è un avversario tostissimo. Lo è sempre stato, ma adesso che ha iniziato a vincere qualunque cosa gli capiti a tiro lo è ancor di più. E questo ha avuto delle conseguenze devastanti, in senso buono s’intende, in ogni dove.
Sappiamo da tempo che la Sinner mania è esplosa a tutte le latitudini e che nessuno è immune al “fascino” sportivo di questo campione tutto d’un pezzo. Gli effetti della sua ascesa sono visibili, tangibili, ma c’è un dato che, più di altri, fotografa bene le conseguenze e le ripercussioni dello straordinario percorso che ha fatto.
Sinner, un “brand” che funziona alla grande
Il portiere dell’Italia, Guglielmo Vicario, ha detto che “quando gioca Sinner è come quando gioca la Nazionale: a meno di impegni inderogabili si guarda Jannik”. Ed è per questo motivo che i dati di prevendita degli Internazionali di Roma certificano in maniera incontrovertibile l’amore che tutti provano per la volpe rossa.
Rispetto a 365 giorni fa, è stato venduto il 50% di biglietti in più. Sono andati a ruba i biglietti per la finale maschile del 19 maggio perché tutti credono e sperano, evidentemente, di poter vedere giocare dal vivo il proprio beniamino azzurro. E vincere, magari, dal momento che è dal 1976 che un italiano non vince al Foro Italico. Volano anche le vendite dei biglietti per le Finals di Torino, che registrano un 146% in più rispetto al 2023.
“Sta battendo tutti i record, che non avevamo nemmeno sognato perché non pensavamo che sarebbe potuto succedere così in fretta – ha detto Angelo Binaghi, presidente della Federazione tennis e padel italiana – Ora penso che debba rifiatare per arrivare ai cinque, sei appuntamenti più importanti della stagione al meglio: sarà il favorito, se in condizioni ottimali”.