Sinner, questo piccolo aneddoto dice tanto del modo di essere del campione altoatesino: adesso è tutto più chiaro.
Molti sono convinti che si sarebbe dato allo sci, se un bel giorno non avesse deciso, all’improvviso, d’impugnare una racchetta e di provare a giocare a tennis. Non sapremo mai come sarebbe andata se non avesse deciso di trasferirsi a Bordighera, ma non siamo del tutto certi che l’ipotesi più in auge sia anche quella più “fedele” alla realtà.
Jannik Sinner è un personaggio dalle mille sfaccettature. Curioso e disciplinato, ha un grande interesse nei confronti del mondo che lo circonda e non solo, come si potrebbe pensare, per lo sport che ha fatto di lui una celebrità. Lo dimostra il fatto che abbia raccontato alla Gazzetta dello Sport di aver fatto, in passato, qualcosa che la dice lunga sul suo carattere e sul suo temperamento. Sulla fame che ha di “mangiarsi” il mondo, un boccone dopo l’altro. Di non rimanere mai indietro rispetto a tutti gli altri.
Quello che ha rivelato potrebbe sembrare una sciocchezza, ma non lo è. Dice molto, appunto, del modo di essere del campione del momento, che non si accontenta dell’essenziale. Vuole vedere al di là del suo naso, il tennista altoatesino. E ci piace che sia così, perché significa che cercherà sempre e comunque una spiegazione a tutto. Tanto ai successi quanto, inevitabilmente, ai fallimenti che di tanto in tanto sperimenterà sulla sua pelle.
Credete che Jannik sia uno tutto albergo e campi da tennis? Vi sbagliate di grosso. Gli piace molto leggere, da sempre, tanto è vero che, da adolescente, si è cimentato nella lettura di un volume piuttosto insolito, ma di certo interessante. Almeno ai suoi occhi e a quelli di chi, come lui, è così curioso nei confronti del mondo e dei suoi innumerevoli misteri.
“Ho letto un libro che spiega alcuni fenomeni – ha confessato il campione di San Candido – Ad esempio perché si formano i buchi nel formaggio o cose simili…”. Nei libri che spiegheranno le origini dei fenomeni potrebbe esserci, un giorno non troppo lontano, anche la sua storia, ma questo è un altro paio di maniche.
Siete d’accordo con noi, a questo punto, sul fatto che le sue letture siano molto “caratteristiche” e perfettamente in linea con il personaggio che abbiamo imparato a conoscere? Se ha voglia di imparare perché il groviera è fatto a buchi, è del tutto normale che analizzi le sue sconfitte e prestazioni in maniera scientifica, come a volerne indagare origini e cause. E del resto, come ha detto anche lui, “non si può pensare sempre al tennis. Bisogna anche guardarsi intorno e sapersi distrarre”.
Questo contenuto è stato modificato 26 Marzo 2024 13:35
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