Martedì scorso è arrivata la sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus: il Napoli potrebbe provare a impugnare la sentenza o a reagire con un esposto alla Procura federale.
Anche dopo la sentenza della procura FIGC non pare finito il lungo e aspro caso che ha visto Juan Jesus accusare Francesco Acerbi di offese razziste durante Inter-Napoli. Si parla di ricorso da parte dello stesso Juan Jesus nei confronti del nerazzurro (che è stato assolto da Chiné).
Ha parlato della situazione anche l’avvocato Enrico Lubrano. Il legale ha provato ad analizzare quelle che potrebbero essere le reazioni del Napoli dopo la deludente sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus. Intervistato ai microfoni di tvplay, l’avvocato ha spiegato che la decisione del Giudice Sportivo afferma che ci sono state delle offese, ma che non è provato che queste offese avessero un contenuto razzista.
“Le prospettive possibili sono due“, ha continuato Lubrano. “La prima è l’impugnazione di questa decisione ai sensi dell’art.71 della giustizia sportiva. L’altra è quella di poter fare esposto alla Procura federale per far sì che queste offese siano giudicate tramite l’applicazione dell’articolo 4, cioè la lealtà sportiva, e dell’articolo 39, condotta gravemente antisportiva”. Per Lubrano è quest’ultima fattispecie la più praticabile.
“Il giudizio sportivo ha uno standard probatorio simile a quello penale“, ha seguitato l’avvocato. “Si applicano sempre principi parapenalistici. Quando ci sono due dichiarazioni contrastanti, il Giudice Sportivo deve valutare se questa situazione concretizzi indizi gravi, precisi e concordanti“.
Caso Acerbi-Juan Jesus: “Ipotesi esposto alla Procura federale o appello“
Secondo Lubrano, Juan Jesus potrebbe anche richiedere un appello. “Il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci fossero indizi gravi. Di solito, però, viene privilegiata la dichiarazione favorevole rispetto al soggetto incolpato. Per capire cos’è successo bisognerebbe conoscere i fascicoli del caso. Ci potrebbero essere elementi ulteriori che potrebbero concretare indizi gravi, precisi e concordanti“.
“Queste cose potrebbero essere valutate nel caso ci fosse un appello“, ha spiegato il legale. “Il Giudice Sportivo conosce tutti gli atti, mentre io no: non posso parlare di un libro che non ho letto. Un pensierino serio all’appello lo farei. Se fossi nel Napoli o in Juan Jesus opterei anche per un esposto alla Procura federale. Tutto pur di non lasciar cadere la cosa“.
Secondo Lubrano, la sentenza è insoddisfacente. “Non puoi essere prosciolto se tu hai ammesso pacificamente di aver fatto delle offese. Queste offese non possono essere non punite, anche se non hanno un contenuto razzista”.
