Berrettini è stato capace di fare una magia senza precedenti: anche lui è rimasto letteralmente a bocca aperta.
Lo sport, si sa, è così. Fatta eccezione per alcune discipline che contemplano lo spareggio, in campo c’è sempre qualcuno che vince e qualcun altro che, invece, perde. E mercoledì è toccato a Matteo Berrettini fare la parte della “vittima”, dopo quasi tre ore di gioco sotto il sole cocente di Miami. A certe temperature che hanno messo a dura prova, come si ricorderà, il fisico del romano.
Il finalista di Wimbledon 2021 per poco non è svenuto, ma nonostante non si sentisse troppo bene ha comunque voluto continuare a giocare. Ha accusato il colpo, però, tanto è vero che questo suo piccolo momento di défaillance ha spalancato le porte alla rimonta del suo avversario Andy Murray. I segnali per una grande ripresa ci sono tutti, ad ogni modo, ed è questo ciò che conta. Matteo c’è con il corpo e soprattutto con la testa, intenzionato com’è a tornare in carreggiata e a vivere gli ultimi anni da tennista da protagonista e non da spettatore.
A Miami si sono visti sprazzi del vecchio Berrettini, di quel leone tutto servizio e dritto che più volte, in passato, ha messo i campi a ferro e fuoco. Il che ci fa ben sperare circa il futuro dell’ex numero 1 d’Italia, da troppo tempo fermo ai box per via di un fisico fragile che non è stato d’aiuto in questa sua scalata al successo e al ranking.
E s’è visto pure, ad un certo punto, quello che non esiteremmo a definire come un vero e proprio gioco di prestigio. Matteo contro Andy ha sperimentato, e pure tanto, tirando fuori dal cilindro, ad un certo punto, un colpo che ha fatto sognare tutti, presenti e non, a occhi aperti.
Sul 4-2, nel primo set, ha segnato il punto più bello della partita mettendo in campo un rovescio a una mano di quelli impeccabili, alla vecchia maniera. Pulito, elegante, in una sola parola, perfetto. Molto diverso dal solito, e non proprio bellissimo, rovescio alla Berrettini. Il pubblico ha reagito con un applauso fragoroso e le telecamere, proprio in quel momento, hanno inquadrato uno spettatore illustre, ovvero Paolo Maldini, incantato come tutti gli altri da un colpo a sorpresa ormai svanito, purtroppo, dalla top ten.
Una presenza per nulla casuale, quella dell’ex calciatore: “Per fortuna – aveva rivelato Matteo qualche tempo fa – sono circondato da un sacco di sportivi forti che mi vogliono bene e che sono stati infortunati, e mi hanno aiutato, uno di questi è Paolo Maldini, con lui ho parlato tanto, mi ha dato tanta fiducia parlare con lui, mi ha fatto capire che c’è ancora tanto da dare, che la carriera è ancora molto lunga e che le sensazioni che provo sono ancora belle”.
Questo contenuto è stato modificato 21 Marzo 2024 07:53
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