Sinner, non è facile come sembra: ci sono così tante variabili in ballo che darlo per scontato sarebbe un gravissimo errore.
Novak Djokovic non ci sarà. Prima ancora che si alzasse il sipario sul Miami Open, ha fatto sapere che da questo momento in poi farà in modo di dedicare più tempo alla famiglia e di equilibrare gli impegni privati e quelli professionali. Non sarà in Florida, quindi, a difendere il fortino dal quale più volte, nel corso della sua carriera, è uscito vittorioso con scettro e corona al seguito.
Non che senza di lui i potenziali rischi siano ridotti al minimo, intendiamoci. Ci sono un sacco di mine vaganti nel tabellone e Daniil Medvedev, campione uscente all’Hard Rock Stadium, è senza ombra di dubbio una di esse. Soprattutto dopo che Carlos Alcaraz lo ha battuto, domenica scorsa, in finale a Indian Wells. Non vorrà essere l’eterno secondo per sempre, il nativo di Mosca, ragion per cui in questo momento potrebbe essere particolarmente pericoloso e minaccioso. Non è il solo, in ogni caso, dal quale l’iberico dovrà guardarsi le spalle.
Il numero 2 del mondo sta accarezzando, ora che è tornato in sé, il sogno di completare il Sunshine Double. Solo 7 campioni, prima di lui, ci sono riusciti, per cui farà di tutto per entrare a far parte di questo club così incredibilmente esclusivo. In questo gotha al quale solo i migliori, i più continui in termini di rendimento, possono accedere.
Alcaraz ha parlato di questo suo legittimo desiderio proprio qualche ora fa, in un’intervista pre-Miami Open, ma ha dimenticato una cosa. Non ha fatto i conti, cioè, con l’avversario che farà di tutto per fermare questa sua cavalcata e per prendersi la sua rivincita.
Dovreste avere intuito, a questo punto, che è di Jannik Sinner che stiamo parlando. Anche lui, proprio come Medvedev, avrà il dente avvelenato dopo Indian Wells, essendo stato messo alla porta del Tennis Paradise dall’iberico in persona. E lo scorso anno, sulla East Coast, era arrivato in finale, perciò non lascerà nulla al caso, anzi.
Difficilmente se ne resterà in disparte a guardare: è più probabile, anzi, che sia più affamato che mai, in cerca com’è sia di rivalsa che del suo secondo Masters 1000. A queste latitudini ha sempre fatto piuttosto bene, tanto è vero che aveva centrato la finale anche nel 2021, perciò stia attento Alcaraz: fare il bis, nell’eventualità di un nuovo faccia a faccia con il suo amico-rivale, non sarà affatto una passeggiata.
Questo contenuto è stato modificato 20 Marzo 2024 10:36
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