Giuntoli sta già lavorando al nuovo centrocampo della Juve: piace Koopmeiners dell’Atalanta, ma in sordina si continua a lavorare anche per Samardzic dell’Udinese.
L’ex direttore sportivo del Napoli e dirigente dell’Udinese, dell’Atalanta e della Roma Pierpaolo Marino ha parlato di mercato e di Serie A ai microfoni di TvPlay. L’intervistato è partito dal possibile ma complicato assalto a Teun Koopmeiners da parte della Juve. A suo giudizio l’affare è possibile. “I soldi chiesti sono tanti, ma le formule si trovano, perché tra Atalanta e Juventus ci sono rapporti tali che secondo me l’operazione la faranno“.
“Da esterno e conoscitore delle dinamiche“, ha continuato Marino, “posso dire che la Juve è avvantaggiata su Koopmeiners”. Subito dopo il dirigente avellinese ha dichiarato che l’arrivo di Koopmeiners non esclude quello di Samardzic. “Penso che non siano due profili in competizione l’uno con l’altro: il primo è da prendere perché pronto subito, l’altro invece sarebbe un investimento per creare un’alternativa valida e proiettarsi verso il futuro. Non penso che uno escluda l’altro”.
E a questo punto Marino è tornato sul mancato trasferimento di Samardzic all’Inter. “Non so cos’è successo con l’Inter però posso dire qual è la mia esperienza con il papà di Samardzic. In tutto il percorso, da quando l’abbiamo preso a quando sono andato via sei o sette mesi fa, non ho mai avuto problemi. Conosco bene il papà di Samardzic, è stato sempre una persona ragionevole e abbiamo trovato sempre intesa in cinque minuti. Quindi mi pare molto strano che abbia fatto esplodere un vespaio prima con l’Inter e poi col Napoli”.
Samardzic e Koopmeiners insieme alla Juve: “Si può fare così“
Marito, parlando della Roma, ha detto che i giallorossi dovrebbe fare di tutto per tenere Dybala. “A me piace tanto… l’avevo preso ai tempi dell’Atalanta prima che andasse al Palermo ma poi l’affare saltò per questioni di procuratori. Anche se gioca 20 partite invece di 38, quelle 20 te le decide…”
“Lukaku è uno sfondatore generoso, però in quel ruolo lì il giocatore non è mai un fuoriclasse o un insostituibile“, ha continuato l’intervistato. “Io tra Lukaku e Osimhen preferisco Osimhen, per essere schietto, anche se Lukaku è un giocatore che trascina la squadra, è un carismatico. Abraham non mi sembra avere queste caratteristiche anche se i compagni lo rispettano molto”.
Infine Marino ha parlato del caso Acerbi definendo la vicenda come una questione assai delicata. “Ho conosciuto Acerbi come un giocatore avversario leale, molto motivato ma sempre nei limiti della sportività. È finito in un frullatore mediatico, se ha detto veramente quelle frasi non sono giustificate dalla trance agonistica della perché sono troppo gravi. Quindi meriterebbe una giusta punizione. Dovrebbe fare pubblica ammenda e sentirsi pentito. Io sarei per una pena tipo lavori sociali”.