Dia è stato messo fuori rosa dalla Salernitana e non è detto che sarà reintegrato entro la fine della stagione. I granata lo hanno denunciato.
Dopo due salvezze emozionanti, la Salernitana sembra ormai condannata alla B. Il legale del club campano Francesco Fimmanò è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare della situazione della squadra granata e delle intenzioni di Iervolino. Inoltre, il legale ha spiegato che cosa sta succedendo con Dia.
Prima di rapportarsi alle questioni interne, Fimmanò ha discusso del caso-Milan, con la perquisizione da parte della Guardia di Finanza della sede del club. “Io credo che il tema Milan sia più semplice di quello che appare. Da quello che si è letto, i rossoneri si trovano in una situazione particolare: c’è un pegno sulla grande quantità delle partecipazioni azionarie, relativo a un finanziamento rilevante… Situazioni del genere, in passato, sono state prese di mira dalle varie giustizie sportive internazionali. Il caso Red Bull anche il caso Gazprom sono degli esempi concreti“.
“Quando c’è un’influenza dominante nascono dei problemi“, ha continuato l’intervistato, “perché se si è proprietari di più squadre che si trovano a dover competere in una medesima competizione. Io non credo che il Milan voglia nascondere qualcosa. Il Lille appartiene al fondo Elliott, e qui sorge la criticità”. E secondo l’intervistato, il Milan rischia qualcosa, ma più in Europa che in Italia.
A questo punto l’avvocato è entrato nella questione Dia. “Un calciatore deve avere diritti ma anche doveri. Per me è stata una situazione surreale: è come se un lavoratore qualsiasi, improvvisamente, si impunta e decide di non rispettare i contratti. Il calciatore non può tenere tutti sotto scacco. Noi abbiamo un calciatore che nessuno si sarebbe mai aspettato che potessimo riscattare, con un contratto faraonico per il nostro contesto. Abbiamo puntato su di lui, con i tifosi felicissimi, e poi improvvisamente impone le sue regole“.
Dia denunciato: “Si è impuntato e ora gli facciamo causa”
L’avvocato ha quindi ripercorso le varie tappe degli scontri fra Salernitana e Dia: “Abbiamo fatto la prima sanzione al ragazzo, poi abbiamo cercato di venirci incontro per trovare una quadra. Poi a gennaio nessuno l’ha voluto e la situazione è ulteriormente peggiorata. In questo momento non lo definirei come un ricatto, ma ci sono gravissimi inadempimenti contrattuali e funzionali da parte dell’attaccante. Noi dobbiamo mettere un argine a tutto ciò“.
Dia è costato alla Salernitana 15 milioni: “E ne prende 3 milioni all’anno. Attualmente fuori rosa e non gioca più, quindi per noi la cifra giusta per il risarcimento è intorno ai 20 milioni di euro, con la causa che è già stata depositata”.
Poi una battuta finale per commentare il futuro di Iervolino come presidente. “I tifosi devono fare i tifosi e il presidente portare avanti le mansioni. Iervolino è stato preciso nella sua ultima intervista, e ha detto che vuole restare se è apprezzato, come in qualsiasi altra azienda si dovrebbe ragionare”.