Sinner, l’invito piccante ha lasciato tutti a bocca aperta: non vede l’ora di “conoscerlo” sotto altre vesti.
Jannik Sinner è uno di quei campioni che mettono tutti d’accordo. Uno per il quale vale la pena che la famiglia si riunisca davanti al piccolo schermo per godersi, l’uno in compagnia dell’altro, le mirabolanti imprese di un tennista che sta riscrivendo la storia dello sport azzurro.
Merita questo e altro l’atleta altoatesino, che ad un talento incommensurabile associa anche una personalità più unica che rara. Nonostante i grandi successi, nonostante tutti i soldi incassati da quando è salito alla ribalta, continua ad essere un ragazzo dalla semplicità disarmante. Genuino e di poche protese, educatissimo e gentile come pochi, ha una marcia in più. In tutti i sensi. Allo sfarzo e al lusso preferisce il sapore delle piccole cose, come una reunion di famiglia e una cena cucinata da papà Hanspeter. Tutto si può dire, insomma, tranne che si sia montato la testa.
Ed è proprio questo, a ben vedere, il segreto del suo successo. Un successo che è andato ben oltre i confini del Bel Paese e che, a questo punto, non fosse altro per tutti i traguardi tagliati negli ultimi mesi, è anche universalmente riconosciuto. Non si capacita della sua bravura neppure Lory Del Santo, che oltre ad essere una showgirl molto famosa è anche una grande appassionata di tennis. O meglio, di Jannik.
Sinner, il talento non basta: serve altro per conquistarla
“Guardo il tennis solo se c’è Sinner – ha ammesso la showgirl a margine di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – ma non lo trovo sexy“.
Una riflessione che sembra fuori luogo e decontestualizzata ma che in realtà non lo è. Non se si conosce bene il personaggio, quella bionda tutto pepe che più volte, in passato ma anche oggi, si è sbottonata rilasciando delle confessioni piuttosto piccanti. Come questa, appunto. E non è finita qui. Non si è limitata a giudicare l’azzurro dal punto di vista del sex appeal. Ha voluto metterlo a paragone, bensì, con il suo avversario numero 1, vale a dire Carlos Alcaraz.
“Il mio sangue è più per Alcaraz – ha ammesso Lory spiazzando tutti – Ci farei un pensierino. È un po’ basso: 1,83. Io amo quelli dal metro e 88 in su. Ma è di sicuro una potenza a livello sessuale“. Questa gara, quindi, l’ha vinta l’iberico. E poco ci interessa, in tutta onestà. A noi interessa solo, d’altronde, che Jannik vinca in campo.