Berrettini, adesso è ufficiale: il romano ha perso il solo primato che gli rimaneva, alla luce delle ultime notizie circolate.
Che sport e moda siano ormai perfettamente fusi è cosa nota. Lo dimostra il fatto che Jannik Sinner sia sceso in campo con un borsone firmato Gucci, in occasione della scorsa edizione di Wimbledon, ma anche che il trofeo degli Australian Open fosse racchiuso in un’elegantissima custodia appositamente realizzata dalla maison Louis Vuitton.
Camminano di pari passo ed è del tutto ovvio, quindi, che anche gli stessi tennisti si siano allineati a questo trend. E che cerchino di curare il proprio look e i propri outfit con la stessa meticolosità con cui curano il proprio fisico e lo stile di gioco. L’azzurro di San Candido non è il solo campione nella storia ad essersi legato ad un marchio diverso da quelli, prettamente sportivi, che in genere mettono sotto contratto tennisti, calciatori e così via. Jannik è testimonial di Nike e indossa i capi con la “virgola” quando gioca e quando si allena, mentre nel tempo libero sfoggia accessori e indumenti di Gucci.
Matteo Berrettini invece, come si ricorderà, due anni fa di questi tempi metteva la sua firma in calce a un contratto stilato con un altro importante brand. Parliamo di Boss, che da quel momento in poi ha iniziato a vestirlo di tutto punto con divise raffinatissime, tute, capi per tutti i giorni e adorabili completi da gran soirée. Ha perso però, a quanto pare, il suo primato.
Quando il romano si è legato a Boss, è stato ufficialmente il primo tennista nella storia ad avere sfoggiato sul campo da gioco degli abiti prodotti dal celebre marchio tedesco. Mai prima di allora questo brand si era approcciato allo sport, ragion per cui si era trattato di una svolta epocale.
Fino ad oggi è stato il solo a vestire Boss, ma adesso non è più così e ha quindi ufficialmente perso il suo scettro. Anche l’americano Taylor Fritz è entrato a far parte della squadra messa in piedi dal marchio tedesco, come si evince dagli scatti che ha pubblicato nelle scorse ore sul suo profilo Instagram.
Come Sinner era sotto contratto con Nike, ma dalla sera alla mattina ha iniziato a indossare divise con lo stesso iconico logo che da due anni a questa parte compare sulle divise sfoggiate dal finalista di Wimbledon 2021. Che intenda, Hugo, sedurre quanti più tennisti possibile e fare concorrenza ai marchi sportivi più blasonati?
Questo contenuto è stato modificato 7 Marzo 2024 09:24
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