Il calcio proposto da Allegri e Mourinho continua a dimostrare limiti evidenti: il loro sistema tattico è davvero superato?
De Rossi ha palesato che la Roma può vincere e convincere proponendo un calcio diametralmente diverso da quello predicato da José Mourihno. Alla Juve, intanto, in tanti chiedono ad Allegri una scossa dal punto di vista del gioco. L’ideologia del risultato a tutti i costi, anche a discapito del gioco, non convince più. La proposta tecnica di due grandi allenatori con Allegri e Mourinho sembra vecchia, inesorabilmente legata al passato, a un concetto superato e ormai poco funzionale.
Lo pensa anche Massimo Orlando, allenatore ed ex centrocampista di Juventus, Fiorentina, Milan, Atalanta. Orlando ha parlato in diretta ai microfoni di Tv Play per spiegare perché, dal suo punto di vista, tecnici come Mourinho e Allegri non possono più fare la differenza.
“Ho commentato Bayern-Lazio“, ha esordito Orlando, “e c’era una grande chance per i biancocelesti: se Immobile avesse messo dentro quella palla, sarebbe stato un secondo tempo diverso, con loro costretti a spingersi avanti e la Lazio che avrebbe potuto fare la grande impresa. Poi ovviamente la differenza di qualità è venuta fuori e loro hanno meritato di passare il turno”.
L’intervistato ha poi orlato del momento negativo della Fiorentina. “Sulla Fiorentina ci sono tante polemiche in questo periodo perché la squadra non sta giocando bene, ha perso quella fluidità di gioco che tutti conosciamo“.
“In questi anni Italiano ha portato a casa dei risultati, per esempio le due finali, con tante prestazioni eccellenti. La squadra si è un po’ smarrita e non riesca ritrovare fluidità, la cosa positiva di ieri è il risultato. Comunque è una squadra che non sta bene in questo momento, domenica però arriva la Roma…”.
Il calcio nuovo contro il calcio superato di Allegri e Mourinho: “Il futuro è di De Zerbi e Motta“
Orlando ha poi elogiato il gioco attuale della Roma. “De Rossi ha fatto un grande lavoro non solo sul campo ma anche nella testa dei giocatori. Basti vedere come gioca Celik o anche lo stesso Pellegrini… Si trovano a memoria, e devo dire che è un piacere vederla giocare”.
“Nel calcio moderno l’allenatore incide tanto, è cambiato tutto quanto, dalla costruzione dal basso, i difensori che vanno a fare i centrocampisti, scambi di ruoli continui. Quindi la mano degli allenatori si deve vedere”, ha insistito l’intervistato, ricordando come allenatori capaci possono portare i risultati senza mettere da parte lo spettacolo.
“Mourinho è chiaramente un grandissimo allenatore, però voleva 10 campioni per metterli lì, si difendeva e sperava che poi un goal, prima o dopo, lo avrebbero trovato. E un calcio del genere non può più portare a grosse soddisfazioni”, ha continuato l’intervistato.
Per Orlando non è un caso che Thiago Motta, Italiano e De Rossi stanno facendo bene. “Oggi servono allenatori che studino quasi 16 ore al giorno, che è quello che fanno gli allenatori moderni”.
“Allegri e Mourinho, secondo me, non possono più essere considerati tecnici moderni, poi è chiaro che possono vincere con una squadra piena zeppa di campioni“, ha continuato Orlando. “Il calcio è fatto di studio dell’avversario e dei movimenti. E sia Mou che Allegri questo non lo facevano più. Gli Xabi Alonso, Motta e De Zerbi sono la nuova generazione di allenatori e hanno tratti simili: attaccare con tanti uomini, iniziare con la costruzione dal portiere e l’idea di tenere te il pallone…”.