Lautaro Martinez potrebbe presto ambire al Pallone d’oro, lo crede fermamente un ex centrocampista nerazzurro.
Benoit Cauet, ex centrocampista dell’Inter e della Nazionale francese è intervenuto ai microfoni di TVPlay, per parlare dei successi attuali del club nerazzurro e dei suoi vecchi compagni: Vieri e Ronaldo.
Per Cauet l’Inter allenata di Inzaghi assomiglia molto a quella dei record di Trapattoni, quella di inizio degli anno ’90. “Aveva dei campioni assoluti in campo che facevano la differenza. Poi era un modulo di un certo tipo con tanta disciplina ma anche liberà per certi giocatori. Solitamente in queste grandi squadre ci sono attaccanti micidiali come Diaz, che era un bomber incredibile“.
“Quella squadra, come quella di Inzaghi, aveva qualcosa in più perché i giocatori si trovano bene insieme“. Per l’intervistato quando c’è una così importante intesa è anche grazie alla bravura del mister. “In generale sono formazioni che si assomigliano molto perché ci sono tanti grandi campioni che giocano bene insieme”.
Cauet ha parlato anche della sua Inter, quella allenata da Lippi. “È stata una squadra sfortunata per i tanti infortuni di Vieri e Ronaldo. Se si fanno i tuoi migliori giocatori vai in difficoltà. C’era tanta voglia, esperienza e c’erano anche giovani, ovvero tutto per fare bene. Ma mancava chi doveva trascinare la squadra“.
“La squadra era forte. E comunque ha offerto le premesse per le vittorie future, perché un ciclo si costruisce in tanti anni. Lo stesso vale per l’Inter di oggi”.
Lautaro vero campione: “Si giocherà il Pallone d’oro“
“La mia formazione ideale di queste tre squadre è: Zenga; Zanetti, Cordoba, Blanc, Dimarco; Barella, Mkhitaryan, Mattahus, Seedorf; Ronaldo, Vieri. Non ho messo Lautaro Martinez non perché non lo ritengo forte, ma è una scelta puramente personale magari dettata anche dall’amicizia o dall’aver giocato con altri giocatori“, ha spiegato Cauet.
“Lautaro è uno dei migliori attaccanti al mondo e se anche nei prossimi anni continuerà a tenere questi numeri di goal potrà ambire al Pallone d’Oro”.
“L’Inter di oggi è una corazzata, gioca a memoria e ha una fiducia e un modo di giocare talmente bello da vedere che ti sembra che possa vincere due-tre a zero ogni partita perché anche i cambi che hanno in panchina possano fare la differenza in qualsiasi momento“, ha continuato l’intervistato.
“L’Inter ha grande vantaggio per il titolo, non vedo troppe difficoltà e come possa perderlo. L’unico pericolo è un calo fisico ma Inzaghi calcola al millimetro i minuti di tutti con una gestione ad altissimi livelli che non ci saranno problemi”.
