Berrettini, questa proprio non ci voleva: il suo amico e confidente Jannik Sinner si è trasformato, all’improvviso, nel suo rivale numero 1.
Quando abbiamo detto “addio” a Roger Federer sapevamo che a quelle lacrime ne sarebbero seguite molte altre ancora. Lo svizzero è solo il primo dei Big Three ad essere andato in pensione, ragion per cui siamo ormai preparati all’idea che sarà presto tempo di salutare anche Rafael Nadal e Novak Djokovic.
Qualcuno, non meno importante dei tre moschettieri del tennis mondiale, potrebbe però appendere la racchetta al chiodo molto prima dell’iberico e del serbo. Parliamo del quarto Beatle, il campionissimo Andy Murray, che esattamente come Nole, il mancino di Manacor e la stella di Basilea ha regalato agli appassionati emozioni a non finire. Il nativo di Glasgow è da sempre un esempio ammirevole di costanza, tenacia e determinazione. Ha continuato a giocare pur con una protesi all’anca e non si è arreso, finora, neanche nei momenti più difficili della sua carriera.
Merita a pieno titolo, insomma, un posto tra i grandi da ricordare per l’eternità. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha confermato che Wimbledon potrebbe essere il suo ultimo appuntamento con il tennis. “Probabilmente non continuerò dopo l’estate”, ha tuonato il britannico, il cui addio è nell’aria, per la verità, già da un po’.
Il verdetto lascia Berrettini a bocca asciutta
Tra una cosa e l’altra, il quotidiano sportivo ha anche scucito a Murray qualche pronostico sul futuro dello sport che gli ha regalato fama e successo.
Il discorso è caduto, inevitabilmente, su Jannik Sinner e sulle sue chance di vincere Wimbledon: “Dal modo in cui colpisce la palla – ha detto Andy – penso che otterrà grandi risultati su tutte le superfici. Direi che i campi in cemento in questo momento sono probabilmente la sua superficie migliore, si muove molto bene sui campi veloci. Muoversi sui campi in erba è un po’ diverso, ma il modo in cui serve e colpisce la palla mi fa pensare che possa fare molto bene a Wimbledon“. Con buona pace, se così fosse, di Matteo Berrettini, che rincorre da anni il sogno di trionfare all’All England Club.
Non crede possibile, però, che le nuove leve possano fare bene tanto quanto i big Three: “La mia sensazione – ha rivelato in merito alla prospettiva di riavere 3 campioni imbattibili al vertice – è che ci voglia un po’ di tempo per creare questa nuova situazione. Non sto dicendo che non sia possibile che Alcaraz, Sinner o alcuni dei ragazzi più giovani possano dominare e mettersi ai vertici del tennis per cinque, sei, sette anni consecutivi. È sicuramente possibile e molti di loro sono abbastanza bravi per farlo. Certamente gli appassionati stanno aspettando di nuovo quell’era, un gruppo di giocatori che competono e vincono quasi tutte le settimane. Ma ci vuole tempo per arrivarci. Non succede da un torneo all’altro. Però penso sia una possibilità, soprattutto con Sinner e Alcaraz”.