Superenalotto, non fare come loro: potrebbe finire molto male

Superenalotto, quasi non sembrava destino: ci è mancato poco perché questa storia avesse un finale completamente diverso.

Un po’ perché siamo sbadati, un po’ perché andiamo sempre di fretta, perdere “cose” è un’abitudine ormai all’ordine del giorno. Che si tratti di chiavi o di carte, di oggetti o di dispositivi vari, può addirittura capitare più volte nell’arco della stessa giornata. Ma tant’è: dovremmo fare in modo, magari, di prestare maggiore attenzione a quello che facciamo.

Superenalotto, non fare come loro: potrebbe finire molto male

Loro non lo hanno fatto e ne hanno pagato le conseguenze. O meglio, si sono salvati per il rotto della cuffia, in un certo senso. La storia che intendiamo raccontarvi oggi arriva dal Kentucky e vi starete giustamente chiedendo, alla luce del titolo, cosa c’entri il Superenalotto con una notizia degli USA. Gli americani non giocano al Superenalotto, ma nel Paese a stelle e strisce esiste comunque un gioco la cui dinamica è davvero molto simile: si chiama Powerball e mette in palio, proprio come il nostro amatissimo concorso all’italiana, un montepremi spaziale.

Lo scorso 30 ottobre, Mark Perdue si era recato in ricevitoria per fare ciò che gli amanti del Superenalotto possono fare, adesso, fino a 4 volte a settimana: giocare una combinazione e sperare che i numeri estratti coincidano con quelli che abbiamo contrassegnato sulla schedina. Ebbene, il suo desiderio quel giorno si è avverato come per magia.

Superenalotto, doppiamente sbadato: se non fosse stato per lui…

La schedina giocata all’AM Express di Bowling Green si è rivelata vincente. Non è stato il diretto interessato ad accorgersene, però, il che ci fa pensare che sia un tizio piuttosto sbadato e poco attento ai particolari.

Superenalotto, non fare come loro: potrebbe finire molto male
Superenalotto (AnsaFoto) – ilveggente.it

È stato il titolare del negozio presso il quale aveva effettuato la sua giocata a dargli, inconsapevolmente, la bella notizia. Quando, una settimana dopo, Mark è tornato in quello stesso punto vendita, l’uomo gli è andato incontro per complimentarsi con lui. Perdue non sapeva di cosa stesse parlando e il titolare gli ha annunciato, a quel punto, che aveva vinto al Powerball. Gli era stato comunicato che una schedina vincente era stata giocata nella sua attività e così, attraverso le telecamere, era risalito all’identità dell’uomo che aveva vinto e che conosceva bene, essendo lui un cliente abituale. Non poteva immaginare, tuttavia, che il diretto interessato non sapesse nulla.

A quel punto, mancava una sola cosa da fare: trovare il biglietto. E non è stato facile, non lo è stato affatto. Perdue e sua moglie lo hanno finalmente ritrovato 3 mesi dopo, quando credevano, oramai, di averlo perso per sempre. Hanno così potuto riscuotere quei 50mila dollari che neanche sapevano di aver vinto. Vi sia d’insegnamento, quindi: guai a fare come loro, cercate sempre un posto sicuro e a portata di mano in cui custodire le vostre ricevute di gioco.

Gestione cookie