Berrettini, ad un certo punto non ci ha visto più: nelle Instagram Stories tutta la verità su quello che è accaduto.
Lo avevamo scritto qui, che un certo tabloid inglese l’aveva fatta grossa e che se la storia non sarebbe certo finita lì. Era prevedibile, d’altra parte, che Melissa Satta desse di matto, una volta appreso in che modo i britannici l’avessero etichettata nel dare la notizia della fine della sua relazione con il tennista italiano Matteo Berrettini.
Il Daily Mail l’aveva definita, già nel titolo dell’articolo in questione, sex addict. Ovvero, sessodipendente. Un aggettivo decontestualizzato e del tutto inutile, se anche fosse stato appropriato, ai fini della narrazione. Nonché tirato fuori dal nulla, come se non bastasse, poiché dedotto da alcune dichiarazioni che la showgirl parrebbe – ma non è del tutto chiaro se sia così o meno – avere rilasciato qualche anno addietro, ai tempi del suo matrimonio con Kevin Prince Boateng. I media avevano riferito di una sua presunta dichiarazione relativa alla loro intimità e ne avevano desunto, appunto, questa strampalata teoria del tutto priva di fondamento.
Il tabloid britannico è stato seguito a ruota da molti altri quotidiani esteri, ragion per cui, giustamente, Melissa ad un certo punto non ci ha visto più. Tanto è vero che, attraverso delle Instagram Stories, si è sfogata dicendo la sua sull’argomento, per poi mettere tutto nero su bianco e pubblicarlo nel suo feed.
“Ora basta! Ancora una volta – queste le sue parole – sono costretta a fare un video dopo un anno per cercare di difendermi dai leoni da tastiera”. “Difendermi da giornalisti che hanno scritto titoli allucinanti su alcune testate online in Italia e all’estero accusandomi, diffamandomi, scrivendo dichiarazioni mai fatte, usando termini offensivi e gravi“.
“Per un anno ho preso secchiate di m**** per la mia relazione appena conclusa“. È stato un anno difficilissimo e pesantissimo e ancora una volta devo subire tutto questo. Lo trovo inaccettabile, per questo prenderò provvedimenti seri con i miei avvocati”. “Prima di essere un personaggio pubblico – ha aggiunto l’ex velina – sono una donna e una mamma di un bimbo di dieci anni che va a scuola, legge i social e naviga su internet e sul web è difficile limitare le informazioni. Ho sempre accettato il gossip, i paparazzi e le notizie su di me purché scritte con buon senso, veritiere e nel rispetto di dichiarazioni fatte realmente. Ora non c’è controllo, non c’è rispetto e non accetto la marea di stronzate scritte”.
Nell’annunciare che provvederà a tutelarsi nel modo più opportuno, ha chiuso lo sfogo con uno “slogan” poi riportato successivamente, sia in lingua italiana che in lingua inglese, nelle sue Instagram Stories. “La violenza psicologica – così si è chiuso il durissimo ma legittimo sfogo di Melissa, che ha raccolto anche il like di Berrettini – è grave quanto quella fisica”.
Questo contenuto è stato modificato 29 Febbraio 2024 07:52
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