Yildiz come Maradona? Il rischioso paragone è stato pronunciato da uno storico procuratore, che fra le altre cose è stato coinvolto anche nel passaggio di Diego dal Barcellona al Napoli.
Antonio Caliendo, procuratore che ha fatto la storia del calcio italiano, ha parlato in diretta ai microfoni di Tv Play. Caliendo non vuole essere definito una leggenda, anche se ha legato la sua storia a giocatori come Diego Armando Maradona e Roberto Baggio.
”Nessuno conosce i risvolti del trasferimento di Maradona a Napoli dal Barcellona“, ha raccontato l’intervistato. “C’è stato un precedente anche in Argentina che ha creato una rivalità tra il Barcellona e il Napoli… Praticamente Antonio Iuliano, che era il direttore generale del Napoli, non riuscì nel suo intento di portare Maradona in azzurro già nel 1980-81 perché le frontiere erano bloccate a causa dei Mondiali“.
Secondo Caliendo Maradona era addirittura disposto a rinunciare alla Nazionale pur di trasferirsi in Italia: “Sono tutte cose che non si conoscono. Chiunque si attribuisce il merito di aver portato Maradona al Napoli si sbaglia. Io sono stato quello che ha avviato tutto, ma c’erano anche Iuliano e Ferlaino. Ferlaino, forse, non voleva, poi si è dovuto piegare perché altrimenti Iuliano l’avrebbe messo di fronte all’opinione pubblica”.
E qui Caliendo se n’è uscito con un giudizio che farà molto discutere: “Yildiz promette bene, ha solo diciotto anni ma ha già dimostrato di avere non solo tecnica da vendere, ma grande personalità. Questo sarà un campione sicuramente. Per me Yildiz è già maturo al 100%, come lo era Maradona ai suoi tempi e come lo era anche Baggio”.
Meglio Yildiz che Chiesa: “Il ragazzo è maturo come lo era Maradona“
Il procuratore ha spiegato che, fosse in Allegri, schiererebbe sempre Yildiz titolare. “Sono un grande ammiratore di Chiesa e devo dire che è un grandissimo calciatore, ma purtroppo non ha continuità e non riesco a capire come mai non riesca a confermarsi”.
“Addirittura“, ha continuato l’agente, “mi ricordo un colloquio col padre e forse sei o sette anni fa, quando lui era ancora ventenne nella Fiorentina… Allora io pensavo che potesse giocarsela con Ronaldo in quel ruolo lì: Chiesa sembrava potesse essere più potente fisicamente“.
Ma ora Caliendo si dice deluso da Chiesa. “Poteva competere, e devo dire che da questo lato qui sono stato un po’ deluso per i risultati. Non sta facendo bene. Manca di continuità. E forse dipende anche dal fatto che non ha avuto sempre fiducia da parte dell’allenatore“.
Infine l’intervistato ha parlato anche di Calciopoli e calcioscommesse. “Grazie a Dio i miei calciatori non sono mai stato coinvolti e neanche mai citati. E sapete perché? Perché io li ho lasciati prima, nel momento in cui ho notato delle cose che non mi andavano a genio“.