L’Eredità, non lasciarti ingannare dalle apparenze: ecco quanto portano realmente a casa i giocatori che partecipano ai quiz televisivi.
Dario Di Maria da Terracina è l’uomo dei record. È lui il concorrente che ha vinto la cifra più alta di sempre partecipando ad un quiz televisivo. La trasmissione era I soliti ignoti e la sua vincita ammontava, udite udite, a 368mila euro.
Di norma il montepremi non è così alto, ma partecipare a quiz come quello condotto da Amadeus può comunque portare nelle tasche dei fortunati giocatori, seppur solo potenzialmente, delle somme davvero importanti. Guai a lasciarsi ingannare dalle apparenze, però. Il numero che lampeggia in sovrimpressione e che segnala, appunto, a quanto ammonta la possibile vincita, non è mai realistico. Chi arriva in fondo al gioco e vince non porta a casa esattamente la cifra che pensano gli spettatori. Tra tasse e altri passaggi purtroppo obbligatori, si rinuncia infatti ad una bella “fetta” dell’ipotetico montepremi.
Facciamo un esempio. Gli italiani assoldati, dopo le lunghe ed ostiche selezioni, nel cast dell’amatissimo quiz L’Eredità, ora condotto da Marco Liorni, sanno bene che le somme prospettate in caso di vincita sono puramente indicative. Ed inferiori, in quanto tali, alle aspettative. Questo perché, come certamente sapranno i bene informati, il premio non viene corrisposto in banconote, ma in gettoni d’oro. Si segue, quindi, un percorso ben preciso, al momento di “liquidare” la vincita al giocatore che è arrivato in fondo al quiz.
Ecco quanto incasserai davvero se vincerai al quiz L’Eredità
Intanto, il canale televisivo che trasmette il gioco in questione trattiene immediatamente una percentuale a titolo di Iva: dalla somma vinta bisogna subito sottrarre, dunque, un 22%. Nel caso in cui il montepremi ammonti, ipotizziamo, a 100mila euro, il partecipante ne incasserà “solo” 78mila. In monete d’oro, lo ricordiamo.
A questo punto, per poter cambiare i gettoni in contanti, potrà cederli al Banco Metalli, oppure rivenderli alla Banca d’Italia o alle gioiellerie autorizzate allo “scambio”. Nel primo caso, il giocatore rinuncerà ad un altro 5% dell’importo a lui destinato.
Nel caso in cui, invece, optasse per la seconda soluzione, a regolamentare la vendita sarà il prezzo dell’oro al grammo in vigore nel giorno in cui si recherà in gioielleria o alla Banca d’Italia. Ogni gettone presenta 750 parti di oro su mille ed è realizzato in oro 18 carati, per un peso complessivo compreso tra gli 8 e i 10 grammi. Il ricavo della vendita, quindi, sarà correlato al prezzo dell’oro fissato in quel preciso momento.