Sinner, non era proprio destino che funzionasse. Non c’è alcun futuro per questa coppia: l’annuncio corre sul web.
L’inaspettata uscita di scena della Serbia ha già sconvolto abbondantemente gli equilibri della Coppa Davis. La Nazionale di Novak Djokovic era uno fra i competitor più temibile, ma questo non significa che l’Italia camminerà sul velluto. Certamente ha dimostrato di essere forte, fortissima: guai, però, ad abbassare la guardia. Men che meno con la Spagna di Rafael Nadal e Carlos Alcaraz ancora in circolazione.
Filippo Volandri conosce bene, però, le qualità della sua squadra. E sa quanto concrete siano le possibilità che gli azzurri bissino il successo dello scorso anno. Soprattutto se, come auspicato anche da Nicola Pietrangeli, Matteo Berrettini riuscirà a rimettersi in sesto e a tornare agli antichi fasti. Allora sì, che sarebbe un problema per tutte le altre squadre in gara. Non ce ne sarebbe per nessuno, per dirla con le parole dell’ex tennista, oggi 90enne.
L’allenatore dell’Italtennis non ha fatto neanche in tempo a godersi la felicità derivante dal trionfo dello scorso novembre che è già tempo, per lui e per tutti gli altri, di volgere lo sguardo al futuro. Al momento, più precisamente, in cui il battaglione azzurro sarà chiamato a tornare in campo per difendere l’insalatiera e per cercare di riconfermarsi campione indiscusso della mitica e storica competizione a squadre.
Nessuno, diciamoci la verità, vorrebbe essere al posto di Volandri. Ancor meno adesso, visto e considerato che l’allenatore della Nazionale sta già facendo i conti con le prime rogne del caso. Con un assortimento così ampio e variegato di giocatori di talento tra cui scegliere, sarà davvero difficile decidere chi meriti un posto in squadra e chi debba, invece, rimanere fuori.
La situazione sarà particolarmente complicata, è doveroso sottolinearlo, sul fronte del doppio. Ora che Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno giocato una finale Slam, sarebbe quasi ovvio convocarli entrambi. Invece no. “Simone e Andrea sono stati eccezionali – ha detto Volandri alla Gazzetta dello Sport – ma convocare due doppisti cambierebbe un po’ gli equilibri e alle Finali Sinner e Sonego hanno giocato alla grande, tanto che vorrebbero mettersi insieme per l’Olimpiade. A ogni modo c’è tempo per decidere, perfino le preconvocazioni di un mese prima non sono mai definitive”.
Non vedremo alle Finals di Coppa Davis, dunque, la coppia che ha dominato a Melbourne. Sarebbe stato comodo, per Jannik Sinner e per gli altri, avere a disposizione un duo così ben assortito e già rodato, ma tant’è. Nessuno vorrebbe essere al posto di Volandri. Appunto.
Questo contenuto è stato modificato 9 Febbraio 2024 15:36
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