Berrettini punzecchiato senza un perché: la dichiarazione a sorpresa ha lasciato interdetti i sostenitori del tennista romano.
Perché Sanremo è Sanremo, cantava Rudy Neri dei Prefisso nella storica sigla dell’amatissimo Festival della canzone italiana. E sarà anche vero, magari, ma sembra che questo per Jannik Sinner non faccia la benché minima differenza. A dimostrazione del fatto che lui non è in cerca di applausi e di popolarità: lui vuole solo giocare a tennis e niente più.
Sembra ormai tramontata, di conseguenza, l’ipotesi che il re degli Australian Open partecipi ad una delle 5 serate della kermesse che avrà inizio il prossimo 6 febbraio. Il fatto che si fosse improvvisamente cancellato dal main draw di Marsiglia, in programma nella stessa settimana del Festival, aveva regalato ai tifosi qualche speranza. Dovevamo saperlo fin dal principio, però, che l’Ariston non è il luogo adatto per uno come lui. Ai riflettori e ai papillon preferisce, di gran lunga, un campo in erba o in cemento e le sue sneakers di colore bianco.
Qualcuno continua a sperare che possa ripensarci, ma anche lo stesso Amadeus sembra essersi ormai rassegnato. E anzi, alla luce del polverone sollevato nelle ultime ore rispetto alla sua decisione di dare forfait, è intervenuto al TG1 per mandargli un messaggio. “Caro Jannik – ha detto il presentatore – quando ti ho invitato a Sanremo l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore intorno al mio invito. Sanremo devo includere, non deve dividere. Ci sono coloro che ti vogliono a Sanremo e qualcuno che naturalmente ti sconsiglia di venire a Sanremo. La cosa importante è la tua serenità, la tua tranquillità e naturalmente non ti volevo mettere in imbarazzo. Se deciderai di non venire a Sanremo lo capirò, è importante che tu ti dedichi al tennis, naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te, perché sei un vero orgoglio italiano”.
Storia chiusa, insomma. Almeno in teoria. Perché qualcosa ci dice che qualcuno non gli perdonerà il fatto di aver rifiutato un invito così prestigioso.
Chi invece sarà felice della decisione di Jannik è il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, che nella giornata di martedì ha accompagnato Sinner a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni. Intervistato sul tema caldo del momento, aveva detto quanto segue: “Se Sinner andasse a Sanremo – queste le sue parole – sarebbe una grande delusione. Perché tutti ci andrebbero, ma lui è diverso”. Ha un’etica diversa, ha aggiunto, che fa di lui “un italiano atipico”, “un po’ migliore degli altri“. “Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare – ha concluso – – ma Sinner va protetto da tutti: da dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo una scrivere storia diversa dobbiamo proteggerlo”
E chissà se si sarà sentito punto Matteo Berrettini, che due anni fa, di ritorno dalla semifinale di Melbourne, aveva accettato l’invito di Amadeus e sceso l’imponente scalinata dell’Ariston. Se quella fugace apparizione a Sanremo lo avrà reso un po’ meno “migliore degli altri”.
Questo contenuto è stato modificato 31 Gennaio 2024 10:11
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