Manca poco alla chiusura del mercato invernale e il Milan non è ancora riuscito a prendere un difensore: la dirigenza pensa già a giugno e a un nuovo numero 9.
Luca Bianchin, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare dei possibili colpi last-minute del Milan e dei probabili progetti per giugno. Bianchin si è concentrato soprattutto sulle suggestioni per l’attacco, che rimandano ovviamente a Zirkzee. In questo senso il giornalista ha voluto ricordare che il futuro dell’attaccante olandese è ancora nelle mani del Bayern Monaco. E poi il Milan dovrebbe vedersela anche con i ricchi club della Premier.
“I tedeschi possono esercitare l’acquisizione per 40 milioni“, ha ricordato Bianchin, “mentre i club inglesi hanno più disponibilità economica. Penso che la Premier possa essere il campionato più allettante per il giocatore. Gli estimatori sono tanti, poi resta un profilo che ha bisogno di conferme. Non ha mai giocato ad altissimi livelli visto. Finora ha giocato all’Anderlecht, al Parma e al Bologna“.
Il giornalista non pensa che il Napoli possa davvero andare su Zirkzee in caso di addio di Osimhen. Anche perché senza Champions League i partenopei potrebbero essere molto meno attrattivi. L’attaccante olandese è un obiettivo soprattutto per il Milan. Anche se i rossoneri avranno difficoltà a superare la concorrenza.
“Il Milan, con i suoi tifosi, è su una dimensione parallela con lo sguardo rivolto già a giugno“, ha spiegato l’intervistato. “Per questa sessione di mercato mi aspetto un tentativo last-minute per un difensore. Si è fatto il nome di Demiral, anche se è quasi impossibile“.
“Per giugno il Milan pensa a un nuovo allenatore e a un nuovo numero 9“, ha continuato il giornalista. “Sesko e Zirkzee sono i due obiettivi principali, poi non è detto che arrivino. La prestazione dell’olandese di sabato sera a Milano diciamo che ha fugato gli ultimi eventuali dubbi sul giocatore”.
Progetti Milan per giugno: “Un nuovo allenatore e un nuovo numero 9“
Bianchin, introducendo il tema del post-Pioli, ha dovuto poi inevitabilmente parlare di Conte. “Non abbiamo conferme su Antonio Conte, e infatti non abbiamo pubblicato nulla a riguardo. Il lato positivo di questo allenatore è la grande voglia: ha personalità ed è un vincente in Italia. Lui apprezzerebbe alcuni giocatori rossoneri, tipo Theo o Loftus-Cheek“.
“Dall’altro lato, Conte è uno che ha sempre preteso calciatori più esperti. E al Milan ci sono troppi giovani. La dirigenza dovrà quindi fare una scelta anche in base a questo, se andare su Conte, Thiago Motta o tenere Pioli”.
Per l’intervistato è comunque ancora ipotizzabile l’approdo di Conte al Milan. “Ma è altresì ipotizzabile anche un profilo più giovane che sia in linea con alcune scelte dirigenziali, tipo Farioli, Palladino o Thiago Motta. Credo che ci sia ancora un confronto in società per decidere queste situazioni”.