Sinner li ha fatti gioire: la scommessa ad alta quota viene da lontano

Sinner, in pochi credevano alla clamorosa vittoria di ieri all’Australian Open del tennista italiano. Ma quelli che ci hanno creduto adesso gioiscono

La mattinata di ieri è stata segnata decisamente dalla finale dell’Australian Open, il primo Grande Slam vinto da Sinner. Il tennista italiano ha dato una clamorosa prova di forza, ulteriore, dopo le Atp Finals di Torino e dopo la Coppa Davis di Malaga. L’Italia può davvero sognare al fianco di un 22enne che ha la testa sulle spalle e che non sembra in nessun modo soffrire l’enorme pressione.

Sinner li ha fatti gioire: la scommessa ad alta quota viene da lontano
Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Ma chi ci credeva, davvero, che Sinner potesse vincere all’inizio dell’anno il suo primo Slam? Pochi a dire il vero. Ma ci sono stati. E tutti prima ovviamente dell’exploit di Jannik degli ultimi mesi. A svelare il numero preciso ci ha pensato come al solito Agimeg.it, che ha anche spiegato qual era la quota che accompagnava il campione azzurro in vista di questo torneo.

Sinner, ecco la quota e quanti ci credevano

In 33 ci credevano nello scorso mese di settembre. Era un Sinner che dava decisamente l’idea di poter diventare un campione, di poter essere quella stella che il tennis italiano stava aspettando. Ma pochi in Italia lo vedevano pronto in questo modo. E chi ci credeva ci ha puntato, quanto la sua vittoria a Melbourne era data a 12 volta la posta. Mica poco, anzi, un bel regalo pensandoci adesso e al grande percorso fatto dal giocatore.

Sinner li ha fatti gioire: la scommessa ad alta quota viene da lontano
Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Dopo le sue enormi prestazioni degli ultimi mesi, prima del torneo la quota di Jannik si era dimezzata: una sua affermazione in Australia si giocava a 6 volte la posta prima, ovviamente, della finale contro Medvedev dove era il super favorito. Sì, gli esperti Sisal in questo caso non avevano nessun dubbio e non ne hanno mai avuto, anche quando Jannik era sotto di due set erano le quote non erano poi così diverse tra i due protagonisti. E alla fine quei 33 hanno avuto ragione. E hanno gioito insieme all’altoatesino per un’affermazione davvero storica che potrebbe spingere anche moltissimi ragazzini ad avvicinarsi maggiormente a questo sport.

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